L’ ortofrutta lucana, in particolare metapontina, sta avendo grande successo in Russia. Le nostre produzioni (uva da tavola, fragole, mandarini ecc. ) vengono molto apprezzate dal mercato russo. La via dell’export, fermo restando il consumo interno, sembra essere, dunque, davvero incoraggiante per questo importante comparto dell’agricoltura di Basilicata. La qualità e la tipicità dei nostri prodotti, infatti, sono altissime. Noi lo sappiamo da tempo. Ora iniziano ad accorgersene anche gli altri. Ed anche molto lontano. Anche nel marketing, nella promozione e nelle commercializzazione dei nostri prodotti le cose iniziano a migliorare, ad evolversi, anche se c’è ancora molto da fare. Ma attenzione. Non perdiamo di vista la Quantità. Oltre alla qualità occorre, infatti, perseguire anche le quantità delle nostre produzioni. Proprio perché le nostre produzioni vengono apprezzate per la loro qualità, occorre che esse siano presenti in quantità maggiori e costanti sui vari mercati affinchè il loro successo sia duraturo e reale. Potrebbe sembrare un controsenso, una contraddizione abbinare la Qualità alla Quantità. Quello che per fare qualità occorre fare poca quantità e che quantità non vuol dire qualità sono luoghi comuni, miti da sfatare. La sfida e la soluzione, dunque, si giocherà anche e soprattutto su altri due piani: quello agronomico, in campo (se, ovviamente, si permetterà alla moderna scienza agronomica, che riesce ad abbinare, appunto, qualità e quantità di fare la sua parte) e quello politico (che dovrà favorire realmente, con strumenti idonei, la costituzione di un vero e proprio Sistema dell’ortofrutta lucana, realmente collettivo ed integrato). Si avrà così un duraturo successo (qualitativo, commerciale ed economico) della nostra frutta e dei nostri ortaggi. Da noi, dai russi e non solo.