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02/05/2011 16.06.47 - Articolo letto 4156 volte

Gli allievi del Thelonious Monk Institute of Jazz testimoni della Basilicata

Basilicata per New Orleans Basilicata per New Orleans
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Si avvia l’educational che vedrà un gruppo di musicisti percorrere la regione
Basilicata Si avvia l’educational che vedrà un gruppo di musicisti provenienti dal Thelonious Monk Institute of Jazz e il trombettista Dave Douglas percorrere la Basilicata diventandone testimonial d’eccezione. Saranno le note dei giovani musicisti americani che testimonieranno la solidarietà che la Basilicata seppe dimostrare nel 2006 alla patria del jazz mediante l’iniziativa “Basilicata per New Orleans”.
“La presenza in Basilicata di un gruppo di allievi di una delle più importanti scuole di Jazz a livello mondiale, quale la Thelonious Monk Institute of Jazz, dimostra come la solidarietà e la cultura possano viaggiare di pari passo per la crescita di una comunità”, è quanto dichiarato dal presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo in occasione della presentazione alla stampa delle nuove tappe dell’iniziativa.
"Il progetto che oggi si porta a termine - ha commentato Gianpiero Perri - conclude un'importante azione di solidarietà nei confronti di una popolazione colpita dalla nota calamità naturale ma anche una pratica originale di contaminazione culturale che, attraverso la riconosciuta identità musicale che New Orleans esprime col jazz, coinvolge realtà lucane sensibili e attive sul nostro territorio, costruendo eventi di qualità”.
Non solo solidarietà, quindi, ma anche promozione e sostegno delle politiche turistiche perché ha sottolineato Luigi Esposito, presidente dell’Onyx Jazz club di Matera: “La tragedia che nel 2005 ha sconvolto New Orleans ci ha colpiti come uomini e come operatori della cultura. La musica, che per noi è strumento di conoscenza e forte legame, è diventato il mezzo più adatto per compiere un gesto concreto e dimostrare che ci si può sentire vicini anche a migliaia di chilometri di distanza. Oggi quelle persone, quei musicisti – conclude Esposito – sono diventati i nostri  testimonial d’eccezione, gli occhi che guarderanno la nostra terra e le nostre eccellenze e le racconteranno nel mondo, nel corso dei loro concerti.”
Il tour prenderà il via venerdì 6 maggio a Tito con un concerto presso il Cecilia centro per la creatività per poi spostarsi a Matera il 7 dove nella mattinata ci sarà un incontro dei musicisti con le istituzioni e alle ore 21 il concerto presso l’Auditorium Comunale di Piazza del Sedile. La manifestazione si concluderà nella città dei sassi domenica 8 maggio con un laboratorio sull’improvvisazione aperto al pubblico e diretto da Dave Douglas che si svolgerà a partire dalle ore 9.30 presso l’Auditorium Comunale di Piazza del Sedile, e alle 18 una Jam Session che coinvolgerà anche i jazzisti lucani presso l’Hemingway Caffè e Cucina.

Basilicata per New Orleans: i musicisti
Nell’ambito del progetto “Basilicata per New Orleans”, un gruppo di allievi del programma di formazione Universitario realizzato a New Orleans dal Thelonious Monk Institute, insieme al trombettista Dave Douglas, saranno in visita in Basilicata dal 5 all’8 maggio per essere testimoni culturali del nostro territorio:

Thelonious Monk Institute of jazz: Nato nel 1986 dalla famiglia Monk e dall’iniziativa della cantante lirica Maria Fisher, il Thelonious Monk Institute of jazz è un organizzazione no profit che offre alle giovani promesse della musica, provenienti da tutto il mondo, opportunità nel jazz. I programmi sono offerti gratuitamente agli studenti e alle scuole e mirano a riempire il vuoto causato dai tagli del budget della scuola pubblica, aiutando i bambini a sviluppare l’immaginazione, la creatività e il rispetto per le tradizioni culturali. L’istituto ha presentato programmi di jazz in Argentina, Chile, Egitto, India, Giappone, Perù, Tailandia e Vietnam, in sette nazioni africane, otto isole caraibiche e in più di 10 Paesi europei. Molti di questi tour sono stati sostenuti dal Dipartimento di Stato americano e dalle Nazioni Unite nell’ambito dei programmi scientifici e culturali dell’Unesco

Tra le offerte formative dell’istituto spicca il Thelonious Monk Institute of jazz Performance, un programma biennale di specializzazione, diretto dall’acclamato compositore e trombettista Terne Blanchard ,che consente a un gruppo selezionato dei migliori giovani musicisti del mondo di studiare con lezioni gratuite insieme a musicisti jazz ed educatori come Herbie Hancock, Wayme Shroter, Jimmy Heat, Danilo Perez. Il programma si svolge alla Lodola University di New Orleans in collaborazione con il New Orleans Consortium.

L’istituto promuove, anche il concorso internazionale di jazz Thelonious Monk che ha lanciato la carriera di numerosi giovani jazzisti come Marcus Roberts, Joshua Redman, Jacky Terrasson, Joey De Francesco a Jane Monheit.

Il Thelonious Monk Institute of jazzcoordina e presenta un celebre programma a Los Angeles e Washington che unisce basket e jazz in 20 scuole pubbliche. Gli istruttori lavorano ogni giorno con più di 200 studenti con risultati che consentono ai ragazzi di migliorare il loro livello scolastico e nel 90 per cento dei casi di accedere al college. Gli ensemble degli studenti eseguono il loro repertorio jazz davanti a decine di migliaia di tifosi dei Los Angeles Lakers, Los Angeles Clippers e Washington Wizards e nel corso di eventi pubblici di alto profilo. Il programma è presieduto da Kareem Abdul-Jabbar.

Dave Douglas: Vincitore di numerosi premi come Jazz Award, Down Beat, Jazziz, Jazz Time e Italian Jazz Critics’ Society, Dave Douglas delinea le sue basi nella New York degli anni 80’. Quale più prolifico e originale trombettista – compositore della sua generazione è stato nominato per ben due volte ai premi Gremmy ed oggi ricopre il ruolo di direttore artistico del Laboratorio di musica Jazz. Dave è co-fondatore e direttore del Festival of New Trumpet Music. Oltre a guidare il suo gruppo Douglas ha un rapporto stretto e continuativo di collaborazione con importanti artisti di fama nazionale come Anthony Braxton, Don Byron, Joe Lovano, Miguel Zenon, Uri Caine, Bill Frisell, Cibo Matto, Mark Dresser, Han Bennink e Misha Mengelberg. Nella sua carriera come compositore è stato commissionato dal Trisha Brown Dance Company, Birmingham Contemporary Music Group, Norddeutscher Rundfunk, Essen Philharmonie e la Library of Congress.


“Basilicata per New Orleans”: il progetto
A seguito della disastrosa alluvione che nel 2005 coinvolse New Orleans, la Regione Basilicata decise di dare vita all’iniziativa “Basilicata per New Orleans” volta a costituire un fondo destinato alla comunità jazzistica della città. Un’idea che fu subito sposata dall’allora Azienda di promozione turistica con il suo direttore Iso De Bonis, dalle Province di Potenza e Matera, dai Comuni di Potenza, Matera, Maratea, Policoro, Venosa, e dalle associazioni Onix jazz club e jazzit.
Presentato al pubblico con una conferenza stampa, tenutasi a Roma il 2 aprile del 2006 presso la Casa del Jazz alla presenza del console americano a Napoli Bennett Lowenthal, il progetto diede vita ad una serie di concerti che si svolsero in Basilicata con il coinvolgimento di musicisti di fama internazionale e dei talenti locali.
Il tour che prese il via dal Conservatorio Gesualdo da Venosa a Potenza per poi fare tappa a Matera, Venosa, Maratea e Policoro, vide la partecipazione di musicisti quali Ettore Fioravanti, Roberto Gatto, Franco D’Andrea, Stefano De Bonis e Stefano Bollani. Sul palcoscenico si avvicendarono anche numerosi gruppi locali quali il Matera Jazz Group, i Six Machine, il Jazz Colour Group, l’Sos Jazz Quartet, il quartetto di Valerio Pontrandolfo, e un coro di spiritual e gospel, il St. John Singer.
Gli incassi dei concerti permisero agli organizzatori di devolvere 10mila euro ad una delle più importanti scuole di jazz a livello mondiale, la Thelonious Monk Institute of Jazz, che contribuisce alla formazione e alla crescita delle comunità locali mediante la musica jazz.
 


 

 

 

 




 



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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