Il segretario regionale dell’UGL Basilicata metalmeccanici, Giuseppe Giordano e Luigi D’Amico segretario provinciale dell’UGL di Matera, commentano la decisione di riaprire il tratto di strada della superstrada 407 Basentana per il quale “alle tante sollecitazioni giunte alla nostra organizzazione sindacale UGL dai lavoratori che giornalmente si recano alla Fiat di Melfi, partendo da Montalbano Jonico (MT) e da Grassano (MT), possiamo dire che l’odissea, se pur momentanea, sembra essere superata. Da oggi in poi per raggiungere la zona industriale di S. Nicola non dovranno più subire la drammaticità di quel percorso alternativo interessato dall’interruzione, vale a dire non andare più a Tricarico (MT) per immettersi poi sulla SS. Basentana. La soddisfazione per questo importante risultato non può tuttavia annullare la preoccupazione per quanto è accaduto, all’Anas se pur va riconosciuta la grande celerità di intervento oltre che di capacità di gestione dell’emergenza provocata dall’alluvione, và ricordato che non và assolutamente considerata e superata tale difficoltà di percorrenza ai gravi disagi che hanno subito dal primo marzo scorso gli automobilisti, lavoratori e studenti pendolari, specie dei comuni dei territori di fatto isolati nei collegamenti lungo tale asse. Adesso l’UGL chiede che si devono comunque dare risposte alle sollecitazioni di tutti gli usufruenti a tale strada consentendo, in tempi ristretti e celeri, il ripristino della normale viabilità mediante la ricostruzione della corsia interessata dal cedimento strutturale del pilone. La regione Basilicata – conclude i segretari dell’UGL, Giordano e D’Amico - , non può permettersi di mettere a rischio i collegamenti viari su gomma i quali, in assenza di una viabilità alternativa per le strade di collegamento alle arterie principali, se avvenissero a ripetersi ennesime alluvioni come il 1° marzo, rappresenterebbe la morte annunciata di un territorio che è già paralitico con lavoratori non più garanti di un minimo di sussidio alle proprie famiglie vedendosi privare la possibilità di recarsi a lavoro anche a causa di gravi carenze infrastrutturali, ferroviarie, assenze aeroportuali e che l’UGL di tutto ciò ha sempre denunciato”.