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02/11/2010 16.02.01 - Articolo letto 5368 volte

Discarica di La Martella: occorre Sintesi politica, non compromesso politico

Raccolta rifiuti - discarica Raccolta rifiuti - discarica
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Opinioni dell'agronomo Luca Fortunato
di GIANNI CELLURA
Matera Il punto fondamentale che assolutamente non va è, a mio parere ma penso a parere un po' di tutti, il seguente: se si riconosce, come di fatto è avvenuto, la necessità di delocalizzare la discarica anche e soprattutto per salvaguardare la salute dei residenti martellesi messa ormai a dura prova dai disagi provocati dall'aria malsana e nauseabonda, allora siamo di fronte ad un paradosso, ad un controsenso, ad una palese contraddizione se oltre ai nostri rifiuti ne andiamo ad aggiungere addirittura degli altri! Dei rifiuti non-nostri! Dei rifiuti extra-comunali provenienti da Tito. Qui non si tratta di contrapporre Potenza a Matera. Non si tratta e non deve trattarsi di questo. Qui, invece, si tratta di oggettività. Se si riconosce, come è stato riconosciuto, la necessità di dover delocalizzare la discarica in un luogo più idoneo, allora la prima cosa da fare, ancor prima della delocalizzazione o contemporaneamente ad essa, è assicurare un quantità minore di rifiuti in discarica (non maggiore !?!). Anche per un altro aspetto: la capacità residua fortemente limitata della stessa discarica. In fondo, la raccolta differenziata (unica vera soluzione) di recente avviata mira anche alla riduzione delle quantità di rifiuti da discarica. Né una centralina, installata pochi giorni fa,  può misurare la puzza e l'effetto della puzza su un essere umano: nausea, vomito, giramento di testa, prostrazione psicologica e morale, ansia, ira. Ancor prima dei veleni misurabili dalla centralina stessa. E' evidente dunque che sul piano oggettivo, cioè fisico, chimico, materiale, ecologico, sanitario, tecnico, quantitativo, qualitativo la cosa è assolutamente da rivedere. Ed è altresì evidente che il vero nodo da sciogliere è di tipo politico, non tecnico, economico e logistico. Qui però bisogna intendersi, a scanso di equivoci. Quando affermo che la vera questione è politica non intendo dire che "la colpa" è dell'Amministrazione comunale materana o della Regione. Non intendo assolutamente questo. Sia ben chiaro. Quello che, invece, intendo è il  discorso che segue:
la questione della discarica di La Martella appartiene (e occorre rendersene conto) ad una categoria di problematiche ambientali ed oggettive (come lo sono anche i problemi dell'erba infestante, dei topi, degli alberi malati, degli alberi pericolanti, dei parchi chiusi o mal gestiti, dei pozzi neri colmi, delle frane in atto, dei torrenti inquinati, dei Sassi sporchi e  invasi dalle auto ecc.) che richiederebbero un metodo politico diverso. Sono temi e questioni che necessitano di tempi lunghi. Di tempi che trascendono le normali scadenze di "mandato". Così come sono temi e questioni che necessitano dell'impiego di risorse (economiche e umane) non ordinarie. I cicli biologici di piante ed animali, il ciclo dei rifiuti, gli equilibri del suolo e dell'aria e, più in generale, le dinamiche e gli equilibri degli ecosistemi (anche urbani) hanno dinamiche e tempi propri, oggettivi. Che non seguono o non possono seguire più di tanto la volontà umana, gli interessi umani. Il Governo e la Gestione di queste entità non può subire, dunque, discontinuità, interruzione, frattura, stacco, cambio di colore politico, cambio di amministrazione, cambio di strategia, passaggio del testimone. Occorre governare e gestire questo tipo di problemi, in modo trasversale, ma soprattutto in modo continuo. Per "trasversale" intendo da Destra a Sinistra, da una corrente di Partito all'altra, dalla Maggioranza all'Opposizione ecc. Per "continuo" intendo continuità nel tempo: 2, 4, 6, 8, 10 anni. Una volta poteva andare anche bene la discontinuità. I problemi ecologico-ambientali, infatti, erano inesistenti o di minima entità. Oggi, invece, non è così. Gli scenari sono cambiati. Direi che sono mutati. Anche la Politica (tutta), dunque, dovrebbe aggiornarsi e adeguarsi. La trasversalità politica e la continuità politica vanno assicurate, a mio avviso, non con un "dialogo" tra Sinistra e Destra, tra maggioranza ed opposizione,  tra le diverse anime e correnti all'interno della Sinistra, e all'interno della Destra e soprattutto tra Comune, Provincia e Regione. Ma vanno assicurate con una vera e propria Sintesi. Ma attenzione! La Sintesi non è "compromesso", "intesa", "protocollo", "accordo" ecc. La vera Sintesi, innanzitutto, è il risultato di un processo dialettico tra i diversi soggetti che nel loro insieme costituiscono una Tesi e i diversi soggetti che nel loro insieme costituiscono una Antitesi. Già iniziare a ordinare e a inquadrare correttamente gli scenari in questo modo sarebbe un bel passo in avanti. Ma la vera caratteristica di una vera Sintesi può essere afferrata con una metafora del genere: se la Tesi è bianca e l'Antitesi è nera, la Sintesi non è grigia. Ma è bianca e nera. E' diverso. La vera Sintesi annulla il precedente conflitto tra Tesi e Antitesi ma ne conserva, nello stesso tempo, la complessità. Nel caso specifico della discarica di La Martella, la Politica (tutta) dovrebbe chiedersi: chi costituisce la Tesi? Chi l'Antitesi? Siamo davvero sicuri di aver inquadrato correttamente lo scenario? (io credo di no). E la Sintesi risolutiva qual è? Quale potrebbe essere? Quale dovrebbe essere? Sintesi, appunto. Non certamente quanto deciso nell'ultimo e straordinario Consiglio comunale che non è affatto una Sintesi ma solo un grigio e superficiale compromesso. Che potrà durare, certo. Ma per quanto tempo? Infatti, i martellesi (che sono materani), hanno protestato. Si sono calmati, certo. Hanno ritirato il presidio, certo. Ma per quanto tempo? E Tricarico, giustamente, si oppone. Ecc. ecc. ecc. Una possibile Sintesi, invece, potrebbe essere la seguente: "Soldi e mezzi dalla Regione a Matera per delocalizzare velocemente, in 1-2 anni, la Discarica. E nella nuova discarica accogliere anche i rifiuti di Potenza. Che nel frattempo resteranno a Potenza. Così come i rifiuti materani continueranno ad essere conferiti a La Martella. Quanto più veloce sarà il provvedimento regionale a favore di Matera e di La Martella tanto più velocemente Potenza inizierà a risolvere anche i suoi problemi". La variabile e la risorsa Tempo, che negli anni precedenti è stata larga e abbondante ma non adeguatamente intesa e gestita, Oggi si prende, giustamente e in modo del tutto prevedibile, la sua rivincita: imponendosi con una scarsità che ne alza il prezzo ed il valore. Morale della Favola: cos'altro deve ancora accadere perché il Potere politico cambi il suo metodo di Governo e di Gestione della Cosa pubblica soprattutto nel settore Ambiente? Nel settore Ambiente, prevenzione, pianificazione, programmazione, razionalizzazione, informazione, sanzione e riqualificazione (di Bilancio) dovrebbero essere regine. E non schiave. Credo che l'attuale Amministrazione comunale materna ed il Consiglio comunale (tutto) abbiano, al suo interno e al suo esterno amico, delle sensibilità che potrebbero farli svoltare verso un nuovo metodo politico che assicurerebbe una vera soluzione.




Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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