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13/10/2010 23.02.54 - Articolo letto 5117 volte

Sommesso contributo per indirizzare l'uso dei fondi PISUS

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Considerazioni di Francesco Vespe
di FRANCESCO VESPE
Matera Cara Antonella, mi hai chiesto se mi venivano alcune idee da proporre per i PISUS (sigla che sembra il nome di un personaggio Disneyano e che invece sta per Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile). Eccotele! Sabato scorso forzando il mio torpore da ex-militante sono andato alla conferenza sui PISUS che un guerriero in servizio permanente come Michele Morelli ha organizzato per discutere sulle proposte PISUS della nostra amministrazione. Un elenco che in verità era lo stesso che aveva redatto la vecchia amministrazione Buccico. Poi l’intervento dalle idee confuse fatto dall’assessore Rocco mi ha davvero confuso le idee per la sua dispersività. La politica cara Antonella, soprattutto oggi, deve confrontarsi con la scarsità delle risorse e, pertanto deve fissare delle dolorose priorità. Dolorose priorità che vanno fissate anche per i PISUS. Per illustrare i miei suggerimenti farò appello al (tuo) genio femminile del quale ha tanto bisogno la politica oggi. Il genio femminile cerca praticità, calore e colore nei piccoli gesti della nostra vita quotidianità che la materia urbanistica deve saper discretamente assecondare. Alla luce di ciò diventano prioritarie le questioni sulla mobilità cittadina della quale, voi donne, sopportate pesantemente le inefficienze. Soffrite il limite grave della lunghezza della nostra città attraversata da una sola arteria stradale iper-intasata che parte da Serra Rifusa e termina con la pineta prospiciente la parrocchia di Sant’Agnese. Al contrario il progetto intelligente di creare una connettività più strategica e parallela a quella centrale che collegasse il Nord con il Sud di Matera partendo dall’ospedale, attraverso via C. Levi, aggirando il terribile crocevia del Pino,
avventurandosi sul crinale scosceso di Serra Venerdì fino a ricollegarsi alla doppia corsia che scende da via dei Normanni, nei PISUS è stato affidato ad un misero studio di fattibilità! Ora se questa arteria, criminalmente interrotta, fosse terminata (manca solo il pezzo di 500 metri dietro Serra Venerdì!) ci potremmo prendere il lusso di chiudere il centro: dalla villa comunale fino al largo davanti alla Provincia. Potremmo chiudere tranquillamente alla viabilità non residenziale dei Sassi. Potremmo trasformare il nostro centro in un raffinato “Outlet” commerciale. Potremmo far diventare il nostro unico piano una pista ciclabile con un panorama stregato. Potremmo mettere a disposizione mini-autobus elettrici facendoli inabissare nei vecchi rioni da via S. Stefano per poi farli riaffiorare al lato della Provincia. Potremmo fare del nostro centro uno sterminato parco giochi per i nostri bambini. Invece che cosa propongono i maschietti ? Il prolungamento della FAL fino ad Agna credendo che possano bastare solo 14 dei 33 milioni dei PISUS! Sono pure ignoranti come capre (non sto scherzando ed il mio occhio ora è torvo) ! Una linea ferroviaria urbana per funzionare in modo efficiente deve avere il doppio binario!! Le piattaforme rotanti di cui parla Angelo sono soluzioni buone per i cartoni animati di Goku (chiedere ai vostri figli) ! Quindi si dovrebbe spendere molto di più per fare il raddoppio! Il risultato sarà invece quello di una littorina che approderà inutilmente fino ad Agna per trasportare i soliti cento e più passeggeri materani al giorno delle FAL! E poi l’idea di regalare altri soldi alle FAL che sono lo strumento di tortura contro i materani da almeno mezzo secolo a questa parte, proprio non mi va! Ma questo è un altro argomento che merita un capitolo a parte!
Un secondo criterio riguarda il tormentone del 2019 e della candidatura di Matera a capitale della cultura. Un progetto ambizioso e temerario per la nostra città (ma cosa si sono messi in testa questi pazzi visionari!). Per diventare realistico occorre però che tutta la città ci creda e si concentri per centrare questo obiettivo senza nascondersi dietro lo sterile filosofare, come qualcuno ha fatto nel salotto di Michele Morelli, o rifugiarsi nel nostro atavico minimalismo autodistruttivo. Minimalismo di cui è preda il mio misterioso amico Materatown che è andato ad intervistare i nostri “competitors” Romagnoli con l’intento di far emergere la nostra inadeguatezza. Ma è giovane ed ha ancora tanto tempo per redimersi! Non abbiamo ancora compreso che se Matera la spuntasse avremmo le luci dei riflettori internazionali accesi e puntati sulla nostra città. Diventerebbe il luogo di eventi forti ed eccezionali. Ma questo nostro puntare dritti e convinti a questo obiettivo esige che siano fatti interventi strategici nella nostra città. Dopo esser diventati patrimonio dell’UNESCO abbiamo assistito alla costruzione di un offerta turistica trainata provvidenzialmente, anche se in modo forse caotico, dai privati. Il pubblico invece ha brillato per la sua assenza. Con i PISUS e con la meta del 2019 l’amministrazione ha l’opportunità di riscattarsi organizzando un’offerta turistico-culturale ricca e ben coordinata: musei, itinerari culturali paesaggistici, mostre permanenti, eventi gastronomici e chi più ne ha più ne metta; tale da rendere la nostra città una meta non più mordi e fuggi, ma capace di “sfiancare” il pellegrino di passaggio tanto da farlo stramazzare per più giorni nei comodi letti dei nostri alberghi. Terzo ed ultimo criterio è quello di dare priorità nel recupero degli immobili a quelli per i quali è certa la funzione che dovranno ospitare.
Non ha senso recuperare stabili dei quali non è chiara la destinazione d’uso. Sarebbe solo una operazione per far piene le tasche dell’edile di turno, ma senza alcuna utilità pubblica. Io penso personalmente a due funzioni: Un museo dello spazio ricavato dalle suggestive arcate rupestri dei nostri Sassi e la sede dell’Accademia Scacchistica Materana N. Lapacciana. A proposito di quest’ultima funzione: ce la volete dare o no questa sede ? Non chiediamo mica molti metri quadrati! Francesco Vespe



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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