Citazione per lo scienziato Pavlov, il quale, nel 1903, scoprì, nei cani, il “riflesso condizionato”, ossia la loro capacità di reazione verso stimoli esterni a cui sono stati educati; e noi umani?! Che utilizzo ne abbiamo fatto!? Ci siamo costruiti l'animale finto, "Giacinto", ad uso e consumo dei nostri desideri, per fruirne ad libitum, fino al momento del “cinico” abbandono sulle tangenziali "ferragostiane"; ed allora, ecco, che si ravvedono, declamando, a tutta forza, "è il canismo che ci salverà".
Ad intermezzare le caustiche e profonde metafore, tra simpatiche assonanze linguistiche e giochi di parole, divagazioni sull'universo delle spossate convivenze uomo-donna, rispetto alle quali auspicano un salvifico ritorno del satellite Sputnik 2 a portar via le loro compagne come "Laika nello spazio"; a questo punto, finalmente liberi, sulle ali dell'adolescenziale ricordo bagnato delle "mutande delle zie", sentire il coraggio di essere giovanili "Hot dog" per improbabili "Cinzie", conosciute su facebbùk. E visto che c'erano, perché no?!? Via, anche, qualche sassolino dalle scarpe con quel mondo della cultura e dell'intrattenimento, a loro non gradito. Bacchettate impietose, con tanto di nomi e cognomi, in "Cani di carta" e "Cani". Alla fine, tra arrangiamenti dance, un electrorock a metà strada tra The edge e Ligabue ed una puntatina reggae, il disco, presenta, in almeno 10 tracce, spunti melodici davvero apprezzabili con una costruzione compositiva per niente scontata; il resto, in molti casi, fa spessore creando troppa attesa per il prossimo pezzo forte. Da menzionare, le godibilissime bonus tracks "E me pareva strano" e "Il ritorno del fantasma", la prima, cover di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia , la seconda, una loro creazione, impreziosita da una sample anni'70, del musicista tedesco Dolbinger che richiama il cinema erotico di quel periodo. Effetti indesiderati: dopo il terzo ascolto, in meno di 24h, ravvisati casi di allucinazioni uditive, riconducibili a latrati; risate immotivate al solo pronunciare la parola cane; raramente, sensi di colpa.