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28/07/2010 10.48.21 - Articolo letto 7690 volte

L’ospedale di tinchi non sarà chiuso

Manifestazione "L´ Ospedale Resiste" in difesa dell´ Ospedale di Tinchi Manifestazione "L´ Ospedale Resiste" in difesa dell´ Ospedale di Tinchi
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Rassicurazioni dall’assessore Martorano e del consigliere regionale Benedetto
di GIANNI CELLURA
Pisticci Il Pronto Soccorso resterà attivo per tutte le 24 ore, i servizi di dialisi, laboratorio analisi, radiologia e una serie di attività ambulatoriali resteranno regolarmente attive, mentre saranno addirittura potenziate la Riabilitazione e la Endocrinologia e Diabetologia territoriale.
Anche se non sarà possibile eseguire interventi in anestesia totale (essenzialmente per la mancanza dei reparti di Utic - Unità di Terapia Intensiva Coronarica – e Rianimazione indispensabili per gli attuali standard di sicurezza) l’ospedale di Tinchi di Pisticci, insomma, non si smobilita ne’ si è mai pensato di farlo. Tutt’altro. E’ l’assicurazione che viene dall’assessore alla Sanità della Regione Basilicata Attilio Martorano che questa mattina ha prima, in compagnia del direttore generale del Dipartimento, Pierino Quinto, incontrato i cittadini giunti dalla cittadina de Materano, poi relazionato sulla questione in Consiglio regionale.
Questo il dettaglio dei vari servizi:

Pronto Soccorso: il Pronto Soccorso funziona 24 ore su 24 con le seguenti modalità:
• dalle 8 alle 20 turni di servizio dei dirigenti medici ospedalieri;
• dalle 20 alle 8 del giorno dopo: turni dei medici di continuità assistenziale presenti presso il presidio ospedaliero e turno di servizio notturno per il personale infermieristico;
• per tutte le 24 ore, sarà inoltre presente l’ambulanza 118 medicalizzata. chiamata a garantire l’emergenza e i trasferimenti verso gli ospedali di volta in volta idonei al trattamento del caso;

Dialisi: il servizio di Dialisi rimane collocato a Tinchi nei locali interni al presidio maggiormente idonei: deve svilupparsi il progetto di attivazione di dialisi estive per promuovere il turismo in loco di pazienti emodializzati;

Laboratorio analisi: le attività del Laboratorio Analisi si svolgono con orario 8 — 20. Saranno realizzati nuovi locali per il laboratorio, oltre ad una serie di interventi mirati al miglioramento della struttura (adeguamento scale antincendio, rimozione delle condotte fognarie esterne, risanamento della centrale termica. adeguamento dell’ impianto di climatizzazione della dialisi, rifasamento della cabina elettrica ecc). tutti interventi che denotano la volontà dell’Amministrazione di investire su Tinchi:

Radiologia: le attività della radiologia continueranno regolarmente con l’utilizzo di tutte le diagnostiche presenti a Tinchi;

Chirurgia dav-surgerv: viene svolta attività chirurgica in regime di day surgery per due sedute settimanali, con l’assistenza del medico anestesista. Non è possibile eseguire interventi in anestesia generale, data la mancanza di UT1C e Rianimazione;

Riabilitazione: Tinchi può caratterizzarsi quale polo riabilitativo per l’area jonica, grazie anche alla presenza di una piscina riabilitativa, e a tal fine si mira a concentrare qui le attività riabilitative dell’area;

Endocrinologia e Diabetologia territoriale: per l’esperienza maturata e le professionalità presenti, Tinchi viene individuata quale centro di riferimento provinciale per l’endocrinologia e la diabetologia territoriale;

Day Service: è una procedura innovativa che prevede la presa in carico della patologia che viene trattata in collegamento con i Presidi per acuti;

Attività ambulatoriali: in qualità di ospedale distrettuale, Tinchi potenzierà l’offerta di prestazioni specialistiche. Il presidio si caratterizza quale centro di riferimento per la Rete di Assistenza ambulatoriale nel territorio ionico e di tutto il Materano per alcuni ambiti specifici quali Riabilitazione, Neuropsichiatria dell’età evolutiva, Medicina di genere Endocrinologia e Diabetologia Territoriale.
Sono inoltre previsti percorsi assistenziali ambulatoriali di:

• Endocrinologia:
• Gastroenterologia, messa in rete con le altre strutture aziendali:
• Medicina di genere;
• Medicina Internistica
• Neuropsichiatria dell’età evolutiva
• Ortopedia:
• Otorinolaringoiatria:
• Ambulatorio infermieristico allargato a servizi di educazione alla salute e intercettazione dei bisogni della popolazione;

Percorso nascita: Pur non essendoci, oramai da anni, la possibilità di partorire a Tinchi, in analogia agli altri ospedali distrettuali, si potranno avviare percorsi che consentono alla donna di essere seguita presso lo stesso ospedale per tutta la durata della gravidanza fino al momento del parto, che dovra avvenire nelle strutture abilitate (in ambito aziendale. Matera e Policoro).

Chiudendo Tinchi non si risparmia
Il consigliere regionale Benedetto sui costi dell’ospedale
 
“La Regione Basilicata è stata definita ‘regione virtuosa’ per la spesa sanitaria, in quanto è riuscita a contenere il disavanzo, limitandolo al 3 per cento (30 milioni di euro per lo scorso anno). Quest'anno, probabilmente, il disavanzo dovrà essere intorno ai 38 milioni su una posta complessiva di 1.004 milioni di euro”. E’ quanto evidenzia il consigliere regionale di Idv, Nicola Benedetto, sottolineando che “il 3 per cento del disavanzo è stato fatto dall'Asm, quindi dall’Azienda sanitaria di Matera, che si occupa della gestione degli ospedali di Matera, Tricarico, Stigliano, Policoro e, non ultimo, l'ospedale di Tinchi”.

“Il direttore generale di questa Asm – sottolinea Benedetto - ha avuto l'incarico di cercare di limitare, e qui dico giustamente, il disavanzo, quindi di portare il bilancio di quest'anno al pareggio. Il direttore Gaudiano – aggiunge Benedetto - in modo semplice e drastico, in nome del risparmio ha pensato di eliminare una delle cinque creature della sanità della provincia di Matera, l'ospedale di Tinchi. Uso un termine che mi verrà sicuramente contestato, quello della ‘eliminazione’. Di fatto è così: eliminazione perché, in buona parte, lo si vuole affidare alla società privata Stella Maris. Sembra – afferma Benedetto - che ci sia da questo punto di vista un accordo e, nei vari incontri, l'Assessore al Dipartimento, il Direttore generale lo hanno più volte ribadito. Stella Maris, quindi, che è un'associazione di Pisa, è anche a Tinchi e si sta già preparando per prendere possesso di parte dell'ospedale. Il taglio su Tinchi è stato indiscriminato, producendo, purtroppo, un aumento dei costi. La vita dell’ospedale, tra l'altro, non è cambiata giacchè i condizionatori e le luci vengono regolarmente accesi e, dunque, il costo energetico non è sicuramente mutato. Il personale è stato spostato in parte a Policoro ed in parte a Matera senza alcun risparmio sui costi. Sono stati eliminati – prosegue Benedetto – i reparti di chirurgia, medicina e, la cosa peggiore, è stato eliminato il Pronto soccorso che da Psa, cioè da Pronto soccorso assistito è diventato Pst, pronto soccorso territoriale. Questa trasformazione – dice il consigliere Idv – ha comportato che l'Asm ha dovuto garantire al cittadino che arriva a Tinchi il servizio di trasporto all’ospedale di Policoro attraverso una convenzione con una società di autoambulanze (società Lascaro) che alle casse della Regione Basilicata costa 60 euro all'ora. Se facciamo una semplice moltiplicazione, il servizio è attivo dalle 8 di mattina alle 20 di sera, in pratica dodici ore, arriviamo a 720 euro al giorno che, per trenta giorni, sono 26.000 euro. Da quando è stato istituito questo servizio, fino alla giornata di ieri, sono stati effettuati, in media, due interventi al giorno, con un costo, appunto, di 26.000 euro al mese”.

“L'autoambulanza medicalizzata – dice ancora Benedetto - in 19 giorni ha fatto 91 interventi, vuol dire che 91 persone residenti nel territorio di Pisticci-Bernalda, che normalmente sarebbero andate all'ospedale di Tinchi con la propria auto, hanno chiamato il 118 perché non c'è più bisogno di andare a Policoro e, quindi, 91 interventi al costo medio, valutato da me, di circa mille euro, in 19 giorni sono costati altri 91.000 euro. Non c'è stato risparmio nemmeno sulla manodopera che è rimasta, praticamente, invariata. Un esempio: in medicina ci sono dodici medici per ogni turno, a Policoro, però, non è stato rafforzato il pronto soccorso e, quindi, il cittadino che arriva in questa città va ad aggiungersi a quello di Policoro stessa, delle aree limitrofe del Metapontino, Rotondella e così via, senza contare i turisti che triplicano, in questo periodo, la popolazione della zona”.

“Al sovraffollamento del pronto soccorso – afferma Benedetto - bisogna sommare, ancora, l'effetto negativo della chiusura della chirurgia: a Tinchi un reparto specialistico di endocrinologia era leader e si facevano mediamente cinque interventi al giorno. Il reparto di chirurgia è stato spostato a Policoro e gli interventi, mediamente, adesso sono due. Per questo motivo – conclude Benedetto - chiedo di rivedere quello che è stato considerato un piano, ma che, in realtà, è un non piano, cercando di limitare il danno che si sta arrecando all'economia lucana e riportando la situazione allo stato di qualche mese fa, vale a dire ricreando i reparti di chirurgia e medicina, riaprendo il Pronto soccorso assistito. Rifare in piano significa riportare in Commissione regionale l’intero Piano sanitario regionale” .




Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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