“Doverosa una precisazione supportata dai dati ufficiali. Innanzitutto la caccia e le attività di controllo sono cosa ben diversa dalla caccia di selezione, e non andrebbero confuse. Inoltre, sono circa 10000 i cinghiali complessivamente abbattuti in attività venatoria e di controllo, in Basilicata nell’anno 2017. Peraltro, il dato di circa 9400 abbattimenti era stato fornito nei giorni scorsi. Non possono certamente essere diminuiti a 2500 i cinghiali abbattuti, come erroneamente riportato dal comunicato della Coldiretti e da UGL.
Probabilmente non è stato correttamente interpretato il dato fornito da questoDipartimento relativamente all’approvazione del "Piano di abbattimento selettivo e controllo della specie cinghiale 2018-2020”, che ha già avuto parere favorevole da Ispra e del ”Disciplinare per la caccia di selezione”, con la previsione per il 2018.
Abbiamo ora reso possibile, oltre ai 3 mesi del Calendario Venatorio 2018, l’applicazione di tutte le metodologie consentite dalla norma e creato le condizioni per abbattere i cinghiali tutto l’anno.
Negli altri nove mesi sarà possibile abbattere i cinghiali, infatti, con attività di controllo e caccia di selezione, sia nelle aree vocate che in quelle non vocate, con appostamento e girata: di conseguenza abbiamo autorizzato e previsto il prelievo di 2.500 capi nel periodo marzo-dicembre 2018 e di almeno 4500 nel triennio 2018-2020.
Al termine dell’incontro gli AATTCC hanno definito di concludere l’iter per la realizzazione delle attività operative previste dal piano, per cui saremo pronti a partire sia in attività ordinaria che straordinaria.
L’incontro previsto mercoledì con le Associazioni di Categoria sarà anche occasione per fornire tutti gli ulteriori dettagli e le azioni messe in campo, previste da norma nazionale e regionale.”