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14/08/2015 17:14:08 - Articolo letto 3496 volte

Pisticci, Rione Dirupo: Nuove regole urbanistiche per la valorizzazione

Rione Dirupo . Pisticci Rione Dirupo . Pisticci
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Il Comune: "dopo 65 anni si torna a programmare il futuro"
Pisticci Con il decreto del Presidente Gronchi del 07.10.1960 – che inseriva Pisticci tra i comuni minacciati da frane e destinati al trasferimento – si apriva una fase storica in cui la stessa sopravvivenza dell’abitato veniva messa in discussione. Nemmeno il successivo decreto Saragat del 14.08.1968, che parzialmente revocava il precedente provvedimento presidenziale, chiudeva la questione. Infatti rimaneva confermata la decisione del trasferimento limitatamente ai Rioni Croci e Dirupo. La fase storica del trasferimento si chiude solo con il decreto del Presidente della Regione Basilicata del 22.10.2014, che rimuove definitivamente il vincolo anche in relazione ai rioni Croci e Dirupo.
Con la seduta del Consiglio Comunale di Pisticci del 10 agosto scorso si apre una nuova storica fase. La comunità pisticcese riappropriatasi di un parte essenziale del proprio territorio urbano (ed, in qualche modo, anche delle proprie radici!) riparte per programmare un possibile futuro. L’organo consiliare infatti – peraltro con deliberazione adottata all’unanimità! – ha approvato la variante urbanistica, elaborata e proposta dalla Giunta, che introduce un apposito articolo delle Norme Tecniche d’Attuazione al PRG (l’art. 6 bis!!) dedicato ai regimi d’intervento e d’uso da applicarsi nello storico rione. Dette regole sono principalmente finalizzate alla conservazione, recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e, sommariamente, riguardano: l’uso generalizzato del bianco calce nella tinteggiatura dei prospetti; la salvaguardia e il ripristino delle coperture mediante l’utilizzo dei tradizionali coppi; l’utilizzo di infissi in legno verniciati nei colori tipici del verde o del marrone; la realizzazione dei discendenti pluviali medianti “catusi” tradizionali in argilla; la realizzazione di canne fumarie e comignoli esclusivamente secondo la tipologia tradizionale; il divieto di utilizzare rivestimenti di qualsiasi genere sulle pareti esterne degli edifici; il divieto di realizzare pensiline o tettoie, nonché il divieto di realizzare abbaini e lucernari.
Si tratta di un primo essenziale tassello di un più ampio progetto in corso di elaborazione che avrà come obiettivo finale il recupero complessivo del centro storico di Pisticci. Tanto anche attraverso l’elaborazione di un vero e proprio manuale del recupero – da approvarsi con separata delibera di Giunta - che contenga le schede illustrative delle singole norme tecniche. L’odierno provvedimento tuttavia non poteva essere procrastinato se si voleva dare concreta efficacia alla revoca del decreto evitando di lasciare campo libero ad interventi edilizi indiscriminati che avrebbero definitivamente compromesso anche la parte residua del patrimonio edilizio storico del Rione.
Le nuove regole urbanistiche saranno peraltro “sostenute” da un sistema di incentivi consistenti:
  • in un contributo a totale copertura degli interessi su appositi mutui destinati a finanziare gli interventi edilizi;
  • in un contributo a fondo perduto da utilizzare per i lavori di tinteggiatura degli esterni e / o per l’adeguamento dell’esistente alle nuove regole edilizie.
Merita infine sottolineare come le nuove regole siano state elaborate all’esito di una significativa sinergia tra uffici comunali, professionisti e associazioni locali che, a titolo totalmente gratuito, hanno fornito un’essenziale contributo di idee e di esperienza al lavoro effettuato. La strada della collaborazione e del confronto tra istituzioni e società civile sarà ulteriormente percorsa ed enfatizzata per il prosieguo del lavoro (anche mediante l’organizzazione di appositi incontri pubblici e la costituzione di un’apposita Commissione per il recupero). Peraltro, si apre dalla pubblicazione la fase delle osservazioni alla variante. Si rimane pertanto in attesa del punto di vista dei tecnici e dei cittadini.

Rione Dirupo: I risultati storici dell’Amministrazione Comunale.
 
Nella seduta del 10 agosto u.s. il Consiglio Comunale ha adottato la variante urbanistica riguardante il Rione Dirupo. In buona sostanza, l’Amministrazione comunale, avendo come obiettivo finale la tutela e lo sviluppo del Rione, fissa delle regole urbanistiche orientate alla conservazione, recupero e valorizzazione di quelle tecniche, colori e materiali caratteristici dell’edilizia propria del Dirupo. Ed ecco che si punta sul bianco calce, sulle coperture mediante i tradizionali “coppi”, sugli infissi in legno verniciati nei colori tipici del verde o del marrone, sulla realizzazione di canne fumarie e comignoli esclusivamente secondo la tipologia tradizionale, solo per citare alcuni vincoli indicati nella variante.
La variante urbanistica segue dunque ad un risultato storico già ottenuto dall’Amministrazione Di Trani, ovvero la Revoca del Decreto di trasferimento dell’abitato che gravava sullo storico Rione sin dal 1960 all’indomani dei noti eventi franosi verificatisi a Pisticci.
La rimozione del citato vincolo urbanistico, che è stato uno dei principali impegni programmatici assunti dal Sindaco durante la campagna elettorale del 2011, giunge al termine di un’azione di forte pressing durata quasi 4 anni da parte dell’Amministrazione comunale che ottiene dunque uno straordinario risultato grazie alla caparbietà e costanza con cui sin dal principio ha inteso accogliere la sfida.
D’altra parte lo sforzo profuso dall’Amministrazione comunale è stato riconosciuto anche con il premio ricevuto al Dirupo D’oro di qualche giorno fa che il Sindaco Di Trani ha accolto con enorme commozione e orgoglio.
L’atto del Consiglio Comunale avvia, un processo di recupero e riqualificazione del centro storico di Pisticci partendo proprio dal Rione Dirupo che rappresenta l’essenza della storia della comunità.
Si tratta di dare il via a un percorso che deve necessariamente coinvolgere tutte le istanze che hanno ampiamente dimostrato come sia possibile, con la partecipazione dal basso, contribuire a migliorare e rafforzare la condivisione di atti amministrativi nell’interesse della collettività.
Consapevoli che si tratta di un punto di partenza che dovrà trovare riscontro in una progettazione più ampia, auspichiamo una collaborazione sempre più produttiva tra le istituzioni locali e le associazioni e i cittadini che sono stati capaci di offrire alla comunità pisticcese, e non solo, esempi di protagonismo che rappresentano una vera novità nel panorama dell’impegno civile.
 



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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