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03/06/2014 13.50.55 - Articolo letto 1966 volte

Alcune riflessioni di Vespe sui prossimi FESR 2014-2020

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"Pare che sia prioritario per la regione una nuova disciplina: quella della Chimica Verde"
Matera Riceviamo e pubblichiamo alcune riflessioni di Francesco Vespe sui prossimi FESR 2014-2020:

"Siamo stati convocati  il 23 Maggio 2014 per un incontro con la Regione Basilicata che ha illustrato gli obiettivi tematici  per i quali intende muoversi per il piano operativo FESR 2014-2020 e sui  quali promuovere un partenariato con le realtà locali. Dall’orgia di informazioni trasmesse ed il caleidoscopico stordimento procurato dal “siglorum” ( si è una nuova lingua dopo il latinorum e l’inglesorum che fa uso copioso di sigle ed acronimi assolutamente incomprensibili) alla fine e con molta fatica qualche segnale si è riusciti a cogliere. Segnali che vale la pena sottolineare per la loro problematicità. I primi 3 obiettivi tematici riguardano soprattutto l’innovazione e la ricerca e la crescita delle PMI. Pare che sia prioritario per la regione una nuova disciplina: quella della Chimica Verde! Che cosa sarà mai non è dato di sapere aldilà di quel concentrato di frasi fatte e di pensiero convergente “simil” ambientalista con le quali si coprono a volte azioni tutt’altro che di salvaguardia del creato. Ciò che è stato creato nello scorso ciclo hanno dato per scontato che ormai è avviato e non ha bisogno di ulteriore sostegno. Infatti se l’amministratore/politico potentino, l’homo Pholinensis (in onore del suo più celebre epigono. Ph si legge F!), si spertica di complimenti per aver raggiunto gli obiettivi prefissati in un certo settore,   vuol dire che non ha più intenzione di metterci più nessuna risorsa. Infatti li metterà sulla chimica verde! Ora dobbiamo capire cosa veramente  la Comunità Europea vuole fare in questo settore. La Comunità Europea negli ultimi anni grazie al programma GALILEO (il GPS europeo giusto per intenderci) ed al programma di monitoraggio globale per l’ambiente e la sicurezza (GMES e oggi COPERNICUS)  è entrata in campo nel settore spaziale. Lo stesso budget dell’Agenzia Spaziale Europea ormai è finanziato  per ¼ dalla CE. Ora la Comunità Europea punta molto su questi due programmi per promuovere la crescita tecnologica delle proprie imprese e colmare il gap con quelle americane che si attestano sui gradini più alti nel settore della innovazione. Ora i primi bandi del programma HORIZON 2020 già insistono su questi due importanti programmi. Proprio su di essi  vi sono delle competenze e delle eccellenze sul nostro territorio che potrebbero essere utilizzate per promuovere alcune idee imprenditoriali vincenti. Università, CNR, Agenzia Spaziale da decenni lavorano in questi settori con risultati di rilievo internazionale. In questi ultimi anni poi, come sempre accade in territori dove sono presenti centri di eccellenza, si è creato   un tessuto di Piccole e Medie Imprese nate e che cooperano, all’ombra dei centri di eccellenza,. Quale può essere la possibile strategia per far decollare un distretto Hi-Tech sul nostro territorio ?  Il fatturato mondiale per i sistemi di navigazione satellitare è di circa 20 miliardi (in attesa che il sistema GALILEO sia pienamente operativo. con GALILEO si pensa almeno ad un raddoppio di questo fatturato); mentre il mercato delle Osservazioni per la Terra che riguarda COPERNICUS ma, soprattutto COSMO-SKY-MED (la missione faro italiana di Osservazioni della Terra) e tutto ancora da sviluppare. Ora il nostro territorio e le nostre imprese che maneggiano ormai con disinvoltura queste due tecnologie spaziali potrebbero sviluppare prodotti ed applicazioni innovative che potrebbero derivare  dalla loro integrazione. Così il  mercato che insiste sui sistemi GNSS potrà trainare e far esplodere anche quello delle Osservazioni della Terra! Per far questo si può partire dalla nostra regione.

Ma la Regione ha deciso invece che è ora di passare a sviluppare le tecnologie della chimica verde! Complimenti per la lungimiranza !
Ha fatto andare poi su tutte le furie chi scrive il fatto che la Regione si sia presentato senza avere un progetto strategico per il turismo. Come! si fa tanto un gran parlare di valorizzazione della carta turistica per la nostra regione e poi ha il coraggio di presentarsi  senza alcuna idea strategica? La povera funzionaria chiamata a relazionare ha balbettato che in fondo salvaguardare l’ambiente ed il territorio ed il suo patrimonio urbanistico e architettonico è un supporto indiretto alle politiche per il turismo. E’ parte del’ideologia dell’ homo Pholinensis potentino far credere che provvedimenti utili ai “Materensis” siano “inutili”. Intanto sono i materensis che si vedono sfilare davanti ai propri occhi i torpedoni zeppi di Giapponesi provenienti dalla valle dell’Itria pugliese che si fermano per mezza giornata nella propria città e poi vanno via dopo aver comprato qualche fischietto ad acqua o una frugale colazione. All’aeroporto di Bari vediamo che i Sassi di Matera stanno insieme alla cattedrale di Trani o il barocco di Lecce. Cosa accade da quelle parti ? Vendono la Puglia ed in mezzo ci mettono i Sassi di Matera. C’è in questo una strategia turistica vincente pensata e realizzata facendo permanere il turista per almeno una settimana. Noi dobbiamo vendere la Basilicata ma per venderla dobbiamo prima di tutto pensare dove far stazionare il turista. Ci vuole prima di tutto una località balneare dove attrarre il turismo di massa. Questo non può che essere il metapontino. Da questo turismo di massa poi scaturisce il turismo culturale e naturalistico che andrà a visitare Matera, il Pollino, Maratea, i castelli federiciani, le valli verdi irrorate dai nostri fiumi, le montagne dirimpettaie di Potenza. E’ un gravissimo errore snobbisico ed elitario credere che i turisti di massa siano diversi da quelli culturali. Questa è l’unica buona intuizione avuta dalla funzionaria Pholinensis. E poi ci vuole la cartolina che deve girare nel mondo. Questa cartolina non può che essere Matera con i suoi Sassi. Così come il Colosseo è la cartolina del Lazio, Capri della Campania, i canali di Venezia per il Veneto e chi più ne ha più ne metta. Infine capire da dove stanno partendo i flussi turistici. La Cina con i suoi 100 milioni e passa di nuovi ricchi si appresta ad invadere turisticamente il nostro vecchio mondo. Allora perché non armonizzare questi pochi elementi gettati li sul tavolo in un progetto strategico vincente per la nostra regione ? Ma no la nostra Regione pensa che non sia necessario questo. E’ come se un marito (Potenza) si evirasse pur di far dispetto alla propria moglie (Matera)! Contento l’homo Pholinensis, contenti tutti. Per non parlare poi dei trasporti..anche qui la moglie viene trascurata atrocemente. Matera sta a posto con i nuovi vagoni che le FAL hanno regalato alla tratta con Bari!!    Ma torneremo su questo argomento…..eccome che torneremo!!!
 
Francesco Vespe"



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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