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31/05/2014 14.57.42 - Articolo letto 1887 volte

"SUPERARE DISUGUAGLIANZE IN COMPARTO RIABILITAZIONE"

Attività fisica Attività fisica
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Nota di Fenasp Basilicata
Basilicata "Le disuguaglianze sociali - si legge in una nota di Fenaso Basilicata - che si registrano nel servizio sanitario in Basilicata, per riprendere il tema di un incontro nell’ambito delle attività previste dal Progetto Mattone Internazionale (Pmi), a Matera di qualche giorno fa, nel comparto della riabilitazione, sono facilmente riscontrabili nel “doppio canale” - da una parte Don Uva e Centri Aias e dall’altra le strutture private accreditate. Un sistema che di fatto discrimina e penalizza utenza, e non solo per motivazioni economiche, oltre che strutture che investono in strumentazioni d’avanguardia e formazione del personale. In Basilicata si sconta purtroppo un limite: l’attenzione istituzionale, politica e sindacale, per il comparto dei servizi di riabilitazione si esaurisce al Don Uva e ai Centri Aias, e non si prende in considerazione che in alcuni territori le persone potrebbero essere prive di assistenza a causa dei tagli precedenti fatti alla cieca senza le cure che ricevono solo grazie al grosso senso di responsabilità di alcune strutture che “regalano” assistenza senza essere retribuiti. Il riferimento, nello specifico, è alle prestazioni di logopedia che alcune strutture erogano gratis ed altre no. Parliamo anche di stima di fabbisogni di prestazioni senza un metodo di calcolo trasparente e che possa far proseguire le attività con regole certe. Come si può comprendere la situazione è davvero insostenibile: le questioni che affliggono il comparto sono tante a cominciare da una classificazione delle strutture di riabilitazione risalenti al 1978 e ad un modello di erogazione di prestazioni vecchio e sottopagato. Permane inoltre un mistero la motivazione della scelta relativa alla destinazione delle risorse finanziarie “rastrellate” a discapito, ancora una volta, delle strutture private accreditate che non hanno negato ulteriori prestazioni e servizi agli utenti per evitare liste di attesa e comunque per dare risposte efficaci alla tutela della salute dei cittadini. C’è bisogno dunque di un progetto di reale Trasparenza al fine di realizzare un sistema moderno ed appropriato che preveda un percorso riabilitativo che superi le distinzioni tra servizi e strutture di riabilitazione e la disparità di trattamento tra erogatori, un modello, questo sì realmente virtuoso,  che superi la classificazione delle strutture e che metta al centro la persona per fare la cosa giusta, nel momento giusto e nel posto giusto. Da anni auspichiamo una riorganizzazione della medicina territoriale e domiciliare perchè è il filtro preventivo da cui passa la domanda, un riassetto che coinvolga il momento prescrittivo e quello erogativo e valorizzi l'azione operativa delle strutture ambulatoriali deputate ad operare come fornitori, da qui la necessità di fare sistema, non possiamo immaginare di ragionare fuori da questa condizione che continua a vedere le strutture sanitarie private solo come momento erogativo. Bisogna entrare nell'ordine di idea che il paziente ha bisogno di un riferimento unico, la realizzazione della cosiddetta presa in carico, che deve essere qualcosa di sistemico in una nuova logica di organizzazione moderna, che non sia solo una sommatoria di prestazioni erogate. Da anni assistiamo impotenti ad interventi e comportamenti che non solo non favoriscono l'integrazione pubblico-privato ma che continuano a mantenere in vita un modello vecchio e sprecone di due comparti a cui ambiamo: specialistica ambulatoriale e riabilitazione e su cui nessuno interviene se non con provvedimenti punitivi per i soli centri accreditati.
Noi abbiamo un ruolo da compiere e lo vogliamo fare in sinergia e dialogo costante con la parte pubblica e la parte pubblica deve comprendere che non può continuare ad organizzarsi a prescindere da noi e che non può continuare a sprecare risorse. Le due macroaree: Specialistica Ambulatoriale e Riabilitazione-socio-sanitario, vanno riorganizzate subito attraverso composizioni di reciproco interesse e comunque per il bene della collettività che è quello di assicurare un servizio all'altezza delle aspettative dei cittadini."



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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