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17/02/2014 11.19.56 - Articolo letto 3278 volte

M5S Basilicata e Adduce chiedono lo stop all'uso del Petcoke

ILA Valdadige (foto SassiLand) ILA Valdadige (foto SassiLand)
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"Sussistono quindi tutti i presupposti, tecnici e giuridici"
Matera Come è noto, da qualche giorno l’impanto “I.L.A. Valdadige”, situato sulla S.S. 99 Matera-Altamura, proprio a ridosso di Borgo Venusio, quartiere del Comune di Matera, ha iniziato a bruciare “Pet-Coke”, la famigerata “feccia del petrolio”, mix di sostanze cancerogene come gli
idrocarburi policiclici aromatici (IPA), benzopirene, i metalli pesanti (vanadio, nichelio), zolfo e cloro. Sostanze che possono provocare anche modificazioni genetiche, tra cui malformazioni nei nascituri. Nonostante ciò, il 10 agosto 2010 la Giunta regionale De Filippo, con delibera n. 1357, rilasciava a Valdadige l’autorizzazione integrata ambientale (AIA) nella quale si attestava, tra l’altro, che le prime abitazioni di Borgo Venusio fossero collocate ad oltre 1 km dall’impianto. Come evidenziato nella ortofoto che si allega, entro il raggio di 1 Km dai camini di Valdadige che sputano i miasmi della combustione di “pet coke” della Valdadige invece ci sono tutte le abitazioni del Borgo Venusio Vecchio, tutte le abitazioni del residence Venusio , alcune abitazioni del Borgo Venusio Nuovo, tutto il centro commerciale, varie case sparse (abitate), campi coltivati e perfino un laghetto naturale.
Sussistono quindi tutti i presupposti, tecnici e giuridici, per una immediata revoca dell’AIA a Valdadige: è questo che il M5S Basilicata, attraverso i suoi portavoce in Consiglio Regionale, Gianni Perrino e Gianni Leggieri, chiede all’Ufficio Regionale competente nonché al Sindaco di Matera, con la massima urgenza imposta dalla situazione di oggettiva e immanente pericolosità per la salute delle persone.
Il M5S Basilicata presenterà, già lunedì prossimo in Consiglio Regionale, una interrogazione urgentissima in merito al governatore Pittella: ma non si fermerà qui. Dovrà essere altrettanto urgentemente chiarito chi sono i responsabili del rilascio dell’AIA a Valdadige, compreso tutti quelli, anche per conto del Comune di Matera, che hanno a suo tempo espresso parere favorevole nella relativa conferenza di servizi che dette il nulla osta a Valdadige.
Il M5S Basilicata, infine, preannuncia che provvederà a controllare tutte le AIA attualmente “attive” su tutto il territorio lucano: perché la tutela della salute delle persone deve prevalere sempre, anche sulle bieche logiche di profitto.

Valdadige, il sindaco chiede alla regione revisione AIA (autorizzazione integrata ambientale) e sospensione utilizzo pet-coke
 
Ai sensi dell'art. 5 comma 11  del Decreto legislativo n. 59/2005, il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha richiesto al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata - Ufficio compatibilità ambientale - di riesaminare l'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) concessa alla società  Valdadige per l'impianto sito in Borgo Venusio a Matera. Nelle more dell'iter procedimentale della revisione, il Sindaco ha chiesto alla Regione Basilicata di sospendere gli effetti dell'autorizzazione all'utilizzo del combustibile pet-coke nell'impianto stesso.
La decisione del sindaco è scaturita da una serie di segnalazioni di cittadini ed in particolare da una petizione recentemente presentata all'attenzione dell'amministrazione e di cui si è occupata la commissione ambiente del Comune di Matera presieduta dalla consigliere Bruna Rondinone.
Nella comunicazione della Commissione si legge tra l'altro: “Poiché nel Rapporto Istruttorio della DGR . 1357 del 2010 della Regione Basilicata si dichiara che nel raggio di 1 Km dall’impianto in questione non insistono case di civile abitazione ( Borgo Venusio ) e invece la richiamata nota dell’Ufficio Urbanistica segnala sia che il Borgo Venusio dista solo 600 metri, sia la presenza di strutture civili come il metanodotto Massafra-Bicari e il serbatoio che alimenta l’ acquedotto per la zona industriale, la Commissione Ambiente, raccogliendo, condividendo e facendole proprie le preoccupazioni dei cittadini, che tra l’altro lamentano odori acri di fumi di combustione verosimilmente provenienti dall’impianto in questione, ha inteso chiedere,  un intervento perentorio, formale ed immediato".



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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