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30/01/2014 13.27.57 - Articolo letto 4268 volte

Matera: ASI e Telespazio celebrano i 30 anni del Centro Spaziale

Telespazio - Matera (foto SassiLand) Telespazio - Matera (foto SassiLand)
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La “Città dello Spazio”, un impegno da mantenere
Matera Compie trent’anni di attività il Centro di Geodesia Spaziale (CGS) di Matera dell'Agenzia Spaziale Italiana. Le celebrazioni sono previste il 31 gennaio nel Centro spaziale materano dedicato al professor Giuseppe "Bepi" Colombo. La struttura venne inaugurata nel 1983 grazie a uno sforzo congiunto del Piano Spaziale Nazionale del CNR, della Regione Basilicata e della NASA, è stato gestito operativamente da Telespazio (Finmeccanica/Thales) fino al 2009 e in seguito da e-GEOS (Telespazio 80%, ASI 20%). Dal 1994 è operativo, nella stesso sito, il Centro spaziale di Telespazio, oggi gestito dalla controllata e-GEOS, dedicato alle attività di Osservazione della Terra.
Il Centro spaziale di Matera è una delle principali strutture di ricerca e trasferimento tecnologico del Mezzogiorno, si estende su una superficie di 55.000m2 (5000m2 coperti) con 8 antenne operative e circa 105 addetti.
Il CGS è dedicato principalmente alla geodesia spaziale e al telerilevamento, ma negli anni ha ospitato anche altre linee di attività, tra cui la robotica spaziale e le missioni interplanetarie. Tutte le attività sono svolte in un contesto di collaborazione internazionale. Il Centro, infatti, è una delle stazioni più importanti del Global Geodetic Observing System (GGOS) e fornisce da 30 anni alla comunità scientifica internazionale dati osservativi e risultati scientifici di altissima precisione. Il "global change" e fenomeni naturali, come ad esempio i terremoti, provocano piccoli effetti, ma misurabili sulla dinamica della Terra su diverse scale temporali. Grazie alla geodesia spaziale, oggi è possibile misurare, con sorprendente accuratezza, l'evoluzione di fenomeni quali la deformazione tettonica della crosta terrestre, il rimbalzo post-glaciale, la rotazione della Terra e la variazione del suo campo gravitazionale. Nel 2004, ad esempio, il CGS mise in evidenza un piccolo ma significativo spostamento dell’asse terrestre in concomitanza con il terremoto di Sumatra.
Il Centro spaziale di e-GEOS gestisce invece l’acquisizione, l’elaborazione e l’archiviazione dei dati telerilevati dai principali satelliti di osservazione della Terra, la produzione e distribuzione di immagini e prodotti, lo sviluppo di applicazioni e servizi per il monitoraggio ambientale. Il Centro riceve i dati del segmento civile del sistema satellitare italiano COSMOSkyMed ed è una delle stazioni del Core Ground Segment di Copernicus, il programma di osservazione della Terra europeo, di cui riceverà i dati radar e ottici dei satelliti Sentinel 1A e 2A.
Alla cerimonia interverranno con il Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Enrico Saggese, l'Amministratore Delegato di Telespazio, Luigi Pasquali, e l'Amministratore Delegato di e-GEOS, Marcello Maranesi, il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, il Presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, il Sindaco di Matera, Salvatore Adduce, il Rettore dell’Università della Basilicata, Mauro Fiorentino, il Presidente del Distretto tecnologico TERN, Antonio Colangelo, e il professor Luciano Guerriero, primo presidente dell'ASI e fondatore del Centro spaziale. Nel corso della cerimonia sarà scoperta una Targa celebrativa dedicata a Rocco Petrone, uomo chiave dello sbarco sulla luna del 1969.

La “Città dello Spazio”, un impegno da mantenere. Il trentennale dell’Agenzia Spaziale e l’Accordo del 2009 con la Regione
 
"L'Agenzia Spaziale celebra oggi il trentennale del Centro di Geodesia Spaziale “Giuseppe Colombo” di Matera.
Occasione preziosa per un bilancio di una storia importante, nata da intuizioni originali, come quella del compianto Michele Cascino,  ma soprattutto per un chiaro e convinto  rilancio, viste le preannunciate presenze manageriali e istituzionali.
A cominciare da quella del presidente Saggese, al quale si deve riconoscere il merito, forse anche per le sue origini lucane, di aver creduto e puntato, quattro anni fa, su una rinnovata vitalità del  Centro, assegnandogli una nuova e prestigiosa funzione.
Infatti, dopo il rischio di chiusura nel 2005, durante la gestione Vetrella, quando a fine anno si arrivò ad un passo dal “fermo macchine”, si riprese un lungo e paziente lavoro che culminò nell'Accordo di Programma Quadro del 24 novembre 2009 fra Asi e Regione Basilicata, del valore di  24 milioni di euro,  rispettivamente 16 a carico dell'Asi e 8 della Regione, per la “Cittadella dello Spazio”, progetto ambizioso in cui convivevano ricerca e sperimentazione, alta formazione, produzione di servizi, sviluppo di applicazioni,  parco scientifico anche con attrazione ludico-culturali. (Era voluto un effetto community, con  presenze e permanenze internazionali, per alimentare un circuito virtuoso di ricerca e sviluppo.)
Il protocollo con l'Università di Basilicata, l'inserimento del progetto Planetario nel Piot di Matera, l'individuazione del Cidot di Matera quale riferimento nazionale per il Ground Segment erano tasselli importanti di questo ambizioso e lungimirante piano.
Sempre nel 2009, la Regione Basilicata  giunse anche ad indicare  l'Osservazione della Terra come uno dei quattro assi della strategia regionale, della ricerca e della società della conoscenza.
Ma bisogna ammettere che la sfida lanciata nel 2009 finora non è stata pienamente colta né tanto meno vinta; le risorse finanziarie regionali che sono state stanziate sono rimaste inutilizzate o distratte.
A questo disegno strategico concepito e approvato sul finire dell' VIII legislatura. non è  purtroppo  seguita nella successiva, quella appena conclusa,  una coerente attività operativa ed esecutiva.
E - bisogna ammetterlo - non certo per il disimpegno dell'Asi. Anzi, quello che è stato fatto, in termini di borse di studio, dottorati di ricerca, partenariati con le piccole e medie imprese, si deve proprio all'Agenzia Spaziale, con il coinvolgimento, anche nelle settimane scorse, dell'Unibas. Semmai, è mancata la presenza della Regione, nonostante sollecitazioni e richiami.
Il trentennale dell'Asi può essere l'occasione per riprendere e rilanciare l'Accordo del 2009.
E' probabilmente necessario pensare ad un soggetto ad hoc per l'attuazione, costruito con il coinvolgimento di Asi, Regione e partenrs privati, sul modello del Cira, che abbia la missione specifica di realizzare la “Cittadella dello Spazio” a Matera.
Altre regioni hanno puntato molto sulle attività aerospaziali: Campania e Puglia ne costituiscono un significativo esempio, ed altre, come l'Abruzzo, ambiscono a fare quello che la Basilicata ha già ideato e programmato
Nell'ottica di creare centri di eccellenza, finestre internazionali, punti di accoglienza altamente qualificata, a Matera come nel resto della Basilicata, la “Cittadella dello Spazio”, come evoluzione dinamica dell'originario Centro di Geodesia, è una straordinaria occasione che il trentennale dell'Asi può e deve aiutare a rilanciare.
Si deve farlo anche in considerazione di future, ma non lontane  opportunità come la seconda generazione di Kosmo, I programmi dell'ESA, la centralità dell'osservazione della terra nei contesti territoriale, ambientale, produttivo,  nonché degli scenari geopolitici.
Se èvero, come dice l'Asi, che la strada che porta allo spazio passa per il nostro Paese, sta a noi far si che Matera e la Basilicata siano un passaggio irrinunciabile e attraente di questo percorso.
Enzo Santochirico"



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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