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29/12/2013 14.14.15 - Articolo letto 8371 volte

Marcello Pittella nomina la nuova Giunta regionale. Tutti non lucani

Marcello Pittella firma decreto di nomina dei nuovi assessori Marcello Pittella firma decreto di nomina dei nuovi assessori
Marcello Pittella firma decreto di nomina dei nuovi assessori Marcello Pittella firma decreto di nomina dei nuovi assessori
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"Sono convinto che la scelta di nominare una giunta che premi merito e competenze intercetti il messaggio consegnatomi dai cittadini lucani"
Basilicata Il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha firmato questa mattina i decreti di nomina dei nuovi componenti della Giunta.
Del nuovo esecutivo regionale fanno parte: Flavia Franconi con delega alle Politiche per la persona, Raffaele Liberali, in qualità di assessore alle Politiche per lo sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Michele Ottati, in qualità di assessore alle Politiche agricole e forestali e Aldo Berlinguer, con delega all’ambiente, territorio, infrastrutture, opere pubbliche e trasporti. Il Presidente terrà per sé le deleghe agli Affari Istituzionali, alla Protezione civile, alla cultura, al turismo, alla programmazione e alle finanze.
“La Basilicata ha bisogno di volare alto, e di agganciare l’Europa  con la sua programmazione 2014-2020. Ha bisogno di persone che garantiscano alla nostra regione visione, esperienza, talento e slancio internazionale per affrontare e risolvere le emergenze e proiettarsi  verso il futuro. Esistono e sono molte, anche in Basilicata, intelligenze ed eccellenze da spendere, ma questa volta occorreva superare ogni provincialismo. Da uomo di partito ho lavorato per nominare una giunta con il concorso di tutti i gruppi – ha spiegato il governatore lucano - cercando la sintesi più avanzata tra quelle in campo ma ho dovuto registrare una impraticabilità in questo senso”. “Sono convinto,però – ha proseguito il presidente Pittella - che la scelta di nominare una giunta che premi merito e competenze intercetti il messaggio consegnatomi dai cittadini lucani con il voto delle primarie prima e delle elezioni poi. Ho voluto far valere le mie prerogative di presidente, non potendo delegare a nessuno questa assunzione di responsabilità e l’ho fatto con l’animo sereno di chi sa di aver scelto nell’esclusivo interesse della mia comunità. Sono, inoltre,certo che l’intera maggioranza condividerà questo approccio avanzato e sarà al mio fianco in questa strada che punta al rinnovamento”.
“Nessuna rivoluzione si realizza in un giorno, né tantomeno solo con la nomina di personalità eccellenti alla guida di un governo.  Un vero cambiamento passa attraverso la ristrutturazione complessiva della macchina amministrativa, con la riduzione degli assessorati e l’accorpamento delle deleghe, ma passa soprattutto dalle  grandi riforme e da un nuovo ruolo che la Basilicata deve assumere a livello nazionale puntando sulle proprie risorse naturali. Passa attraverso un percorso che sono sicuro di aver già intrapreso attraverso scelte nette che vanno nella direzione della spending review, del risparmio e del contenimento della spesa in tutti i sensi. Ed è guardando a queste scelte, a questi fatti concreti – ha concluso il presidente lucano – che chiedo ai cittadini di stare dalla mia parte”.

DC: “Rivoluzione democratica sì ma attenzione al “corto circuito” democratico-istituzionale”
 
“Rivoluzione democratica sì ma attenzione al “corto circuito” democratico-istituzionale”: è il parere del segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza per il quale “le elezioni regionali hanno già lasciato macerie sulla strada della partecipazione democratica, acuendo le distanze cittadino-Palazzo Regionale e pertanto bisogna valutare con saggezza ogni mossa per prevenire la possibilità di altre macerie. Mi riferisco ai consiglieri eletti nei partiti della maggioranza che, solo un mese e mezzo fa, hanno ottenuto il consenso degli elettori e che hanno piena legittimazione popolare e capacità di governo. Senza perciò voler interferire nelle scelte del Presidente, ci sentiamo però di invitarlo a riflettere sul rischio che alla “rivoluzione democratica” annunciata e perseguita faccia seguito una “controrivoluzione”, magari alimentata da un clima di divisione, personalismi-individualismi, tensioni e pertanto di individuare soluzioni intermedie. I profili degli assessori a cui si penserebbe, secondo quanto riferiscono oggi i giornali regionali, sono di tutto rispetto e non hanno alcun bisogno di valutazioni tanto meno di carattere geografico per non appartenere alla Basilicata. Il problema però – dice il segretario della DC – è che l’attuale classe politica lucana di centrosinistra non può essere esonerata da responsabilità, magari lasciandola in panchina per un tempo della partita, che è più di una finale di Champion, da giocare nell’interesse delle nostre comunità. E poi c’è da cominciare la legislatura regionale nel migliore clima di cooperazione, chiedendo alle stesse opposizioni di stringersi intorno a due-tre questioni di emergenza, quali il petrolio, l’alluvione, il lavoro, mettendo alle spalle la campagna elettorale e rinnovando con il lavoro dei consiglieri, di tutti gli organismi istituzionali la fiducia dei cittadini. Non si sottovaluti: questa è l’ultima occasione per la classe politica lucana di recuperare l’immagine di servizio e per avviare a soluzione i problemi più gravi a partire dal contrasto della povertà e del disagio sociale. Pertanto qualche mediazione, sia pure di alto profilo e senza cadere nei ricatti,  mi pare debba essere messa in conto”. 
"Prendiamo atto della scelta del Presidente Pittella che avvalora le nostre preoccupazioni. Gli rivolgiamo i migliori auguri che estendiamo a tutti gli assessori. Adesso per Pittella comincia la fase più difficile che solo allargando la partecipazione alle decisioni più rilevanti e quindi non limitandosi ai partiti della coalizione ma coinvolgerndo tutte le espressioni della società civile potrà superare senza lasciarsi ingabbiare da logiche particolaristiche. Noi non gli faremo mancare il nostro apporto di idee e proposte essenzialmente incentrate sui valori cristiani della solidarietà, del rispetto della dignità umana a cominciare dal lavoro, della meritocrazia."

NAPOLI (FI): ANCHE CON TECNICI IN GIUNTA NON TOLLEREREMO ALCUN ESAUTORAMENTO DEL CONSIGLIO

“Senza entrare nel merito di scelte che non ci appartengono, siamo interessati a capire le reali motivazioni del ricorso ad assessori esterni, tutti non lucani. Le prime dichiarazioni del Presidente Pittella sono ancora troppo vaghe. Se la logica è stata quella di individuare personalità di comprovata esperienza e professionalità, maturate al servizio dello Stato e in differenti Amministrazioni, autonome dai partiti e quindi di fatto non dirigenti e militanti, il Presidente Pittella ci troverà sicuramente interessati. Soprattutto se tale scelta sarà volta ad alimentare un proficuo confronto in Consiglio regionale che, sia chiaro a tutti, resta l’organo sovrano per provvedimenti e decisioni che spettano solo alla politica e non ai tecnici. Se invece ci trovassimo di fronte ad un mero espediente, utile a rinviare una sorta di resa dei conti all'interno del PD o tra questo e gli alleati del centrosinistra, non ci sara' spazio per alcun atteggiamento costruttivo. Sara' chiaro infatti che ci si troverà al cospetto di una giunta a termine, di fatto esposta al “fuoco amico”, con uno scenario sicuramente negativo. Ed è lo stesso Presidente ad ammettere l’impossibilità di far ricorso ad esponenti della sua stessa maggioranza mentre le parole del segretario Pd De Filippo sono solo di circostanza e forse troppo sbilanciate sulla fiducia dei consiglieri del suo partito che è tutta da provare.
Chi ha vinto le elezioni deve garantire la governabilità ed il tempo andato perduto e' già abbastanza. Tra l’altro l’esperienza delle due precedenti legislature regionali, con un Governo regionale rinnovato di continuo, dovrebbe servire da lezione stante l’assenza di risultati raggiunti. Su una questione saremo implacabili: la centralità e la sovranità del Consiglio Regionale e delle sue articolazioni. Di certo non assisteremo all’esautoramento del Consiglio regionale ad opera di Presidente ed assessori tecnici come già avvenuto nella scorsa legislatura. Difenderemo, pertanto,non solo le prerogative dell’assemblea consiliare istituzionali, vecchie e nuove, derivanti dal nuovo Statuto ma anche e soprattutto quelle politiche perche' non si abdichi al potere di quanti non sono stati scelti dai cittadini per amministrare la Basilicata”.



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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