La pratica dei doppi e tripli incarichi che caratterizza diversi esponenti del centrosinistra lucano, è ormai un dato di fatto. In diverse occasioni ho voluto porre l’accento sui potenziali conflitti d’interesse cui vanno incontro alcuni amministratori comunali materani nel ricoprire una doppia carica istituzionale e sulla scarsa moralità politica che dimostrano nel non volersi dimettere da una delle due. L’esempio, infatti, va in direzione specularmente opposta a quelle cosiddette “buone pratiche” di cui la maggioranza spesso si è fatta portavoce.
Ma il fenomeno, purtroppo, si verifica nella totalità degli enti istituzionali locali.
Dopo aver fatto presenti le casistiche simili nel Partito Democratico, mi preme portare all’attenzione dell’opinione pubblica qualche riflessione anche sulle poltrone che occupano contemporaneamente alcuni esponenti di Italia dei Valori.
Il partito “dipietrista” conta rappresentanti materani in tutti i consessi istituzionali: dal Consiglio Comunale di Matera a quello Regionale di Basilicata, passando per quello Provinciale materano e, nonostante il leader nazionale dell’Idv si batta strenuamente per il recupero di quella moralità di cui sopra, i rappresentanti territoriali del suo partito vanno controcorrente.
L’assessore regionale alla Formazione, Lavoro, Cultura e Sport, Rosa Mastrosimone, ricopre al tempo stesso la carica di consigliere provinciale; l’amministratore dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della Provincia di Matera, Angelo Sardone, quella di consigliere comunale.
“Italia dei valori”, tra l’altro, è lo stesso partito che si è arroccato sulle proprie posizioni nei processi di formazione della Giunta regionale lucana e di quelle Provinciale e Comunale di Matera, avanzando pretese per rivendicare poltrone.
Mi tornano in mente, negli ultimi giorni, i continui attacchi al centrosinistra cittadino fatti dal segretario provinciale del partito, Antonio Giordano, ora assessore alle Attività Produttive del Comune di Matera, quando non poteva contare su postazioni di potere. E adesso?
Tutto l’ardire è svanito nel nulla, tutti i rappresentanti sono diventati, dal giorno alla notte, organici ad un sistema politico tutt’altro che meritocratico, contrariamente a quanto professa Di Pietro a livello nazionale.
Si predica bene, insomma, e si razzola male.
La “poltronite” ha finito col contagiare anche coloro che avrebbero dovuto esserne i principali avversari.
E così la “Italia dei Valori”, da noi, si è trasformata nella Matera dei dis-valori.
Da quale pulpito promana la predica! Angelino, ovvero, la coerenza in politia...
Il re dei voltagabbana si è precluso un futuro e possibile passaggio all'IDV. Credo.