La società materana ne spiega le motivazioni.
di GIOVANNI MARTEMUCCI
La rilevazione effettuata per il secondo turno di ballottaggio alle Elezioni Amministrative di Matera presso 61 delle 62 sezioni della città di Matera dalla società Datacontact, con dati diffusi contestualmente alle operazioni di spoglio sulle frequenza di TRM man mano che dai seggi pervenivano i voti scrutinati, ha registrato uno scostamento in termini di valori assoluti nelle preferenze fra i due candidati alla carica di sindaco che necessita una riflessione.
Da un punto di vista metodologico la rilevazione ha seguito la stessa procedura rodata già in occasione delle elezioni del 2007 e del primo turno delle elezioni amministrative di quest’anno. E’ stato organizzato e gestito un presidio capillare da parte di rilevatori presenti all’interno di ciascun seggio per seguire le operazioni di scrutinio, con la contestuale presenza di responsabili di plesso in ciascun edificio scolastico, ai quali è stato affidato l’incarico di comunicare telefonicamente i dati raccolti ad intervalli temporali regolari e molto frequenti.
I dati sono stati forniti sin dall’apertura delle urne con regolarità e automaticità man mano che affluivano al sistema. I dati definitivi comunicati ufficialmente dalla prefettura hanno visto ribaltare al fotofinish come noto la ufficializzazione del nome del sindaco della città di Matera.
Questa differenza, che si legge nella variazione relativa ai voti assoluti riportati da ciascun candidato, va legata a due fattori principali. In primo luogo l’esiguità dello scarto finale fra i due candidati sindaci (un totale ufficiale di 179 voti) e quindi le modalità estremamente rapide con cui lo scrutinio è avvenuto. Tale ultimo aspetto può aver indotto nella fase di tracciamento dei singoli voti all’interno dei seggi una non completa rilevazione degli stessi e quindi una comunicazione dei dati non del tutto aderente all’effettivo numero dei voti assegnati in coincidenza dei diversi e concitati momenti di raccolta dei dati.
In ogni rilevazione statistica anche quando il dato rilevato appare consolidato, differenze così esigue possono non emergere in tutta la loro entità e l’errore che ne può derivare può essere determinante nel far oscillare con un margine in più o in meno molto contenuto il risultato effettivo. La comunicazione dei dati, che pure è stata fornita con celerità e immediatezza, ha determinato pertanto nel finale una infondatezza del dato fornito e comunicato fino ad oltre il 90% delle schede scrutinate.
Pur nella consapevolezza di aver utilizzato una metodologia consolidata, resta per la società Datacontact il rammarico di non aver potuto fornire fino all’ultimo il dato effettivamente coincidente con l’esito della consultazione elettorale del secondo turno di ballottaggio ed aver pertanto generato una informazione non corretta a tutti gli utenti che hanno usufruito di tale servizio.