L’avvio della raccolta differenziata a Matera (1° febbraio 2010) costituisce senz’altro un risultato notevole per la città. Ancor più importante se si considerano i recenti episodi di crisi nella raccolta rifiuti che hanno interessato Palermo e prima ancora Napoli e dintorni.
E’di per sé rimarchevole il passaggio da 70 a ben 350 isole ecologiche (campane per carta, plastica e vetro) nonché la raccolta porta a porta nei rioni Sassi e nel centro storico che si propone di raggiungere l’obiettivo del 65%. E’ lodevole anche aver previsto dei centri di raccolta per i rifiuti ingombranti, i cosiddetti ecocentri, uno per la zona nord (sito in via Gravina) e l’altro per la zona sud (sito in via S. Francesco).
Ma ci sono ancora delle perplessità sul modo di gestire, visto finora, qualcosa di così importante per l’ambiente e il sistema di raccolta rifiuti cittadino.
Ci riferiamo in particolare sia alla carenza, o comunque ai consistenti ritardi, della campagna informativa da parte di comune e dell’ATI (Aimeri Ambiente ed Asa) vincitrice dell’appalto. Senza contare inoltre la quasi inesistenza della sensibilizzazione della cittadinanza, notoriamente disabituata all’importanza del recupero dei rifiuti. L’informazione resa al pubblico di fatto si è limitata all’organizzazione di incontri preliminari a inizio di dicembre e a messaggi diffusi sulla rete televisiva locale (il cui segnale peraltro non ha ricezione perfetta sull’intero territorio cittadino).
Di fatto ci sono ampie zone della città (es. zona nord) i cui condomini NON hanno ricevuto gli opuscoli informativi e le famiglie hanno dovuto recarsi di persona al gazebo allestito in p.zza Vittorio veneto per informarsi. Inoltre non si può non ricordare il posizionamento spesso approssimativo delle campane della differenziata (sovente ad ingombrare i marciapiedi e rivolte verso la strada con problemi di sicurezza per i cittadini).
Che si sia ancora in fase di assestamento e probabile sperimentazione lo dimostra anche il fatto che a molti bidoncini dell’organico (di numero e capienza insufficiente rispetto alla popolazione della zona condomini) mancano tuttora le etichette con la dicitura relativa (specie nella zona nord) al punto da far pensare che l’organico sia il vero e proprio “anello debole” di questa raccolta differenziata (nei cassonetti dell’organico in realtà si trova qualsiasi tipo di materiale non organico e le buste utilizzate dai cittadini per la raccolta quasi mai sono biodegradabili come dovrebbero).
Ma l’aspetto più critico è la mancanza di trasparenza sulla destinazione delle tipologie di rifiuto raccolte, il che di per sé non incentiva i cittadini a praticare la differenziata!
A questo poi si aggiunge l’incognita della vigilanza sul corretto conferimento dei rifiuti: se sono diminuiti i casi di campane traboccanti, persiste l’inciviltà di alcuni cittadini che abbandonano buste di rifiuti al di fuori dei siti preposti, anziché perdere qualche minuto ad imbucare bottiglie o fogli di carta (sarebbe opportuno che il gestore provvedesse a lasciare aperti i coperchi delle campane della differenziata onde togliere qualsiasi alibi).
Ribadiamo la necessità della collaborazione di tutte le componenti della comunità materana ai fini della buona riuscita del sistema di raccolta differenziata che oltre a far del bene all’ambiente è economicamente vantaggioso per la città.
Se non ci sarà un miglioramento sia nella gestione del servizio che nel senso civico dei cittadini si rischia un ennesimo fallimento (come nel primo tentativo del 2000).
In conclusione bisogna dar conto della recente (11 febbraio) preoccupante notizia dell’annullamento da parte del TAR di Basilicata dell’aggiudicazione dell’appalto per la raccolta e gestione rifiuti urbani alla società Aimeri Ambiente S.r.l.
Ci si augura di conseguenza che questo sviluppo imprevisto, nato dall’accoglimento del ricorso presentato dalla seconda classificata nella gara d’appalto, non comporti l’interruzione dell’importante servizio pubblico avviato, con le prevedibili conseguenze che si avrebbero sulla città.
Come gruppo di Matera lanciamo, infine, un appello alla prossima amministrazione di Matera nel fare chiarezza su tutte le suddette delicate questioni e potenziare definitivamente questo importante servizio, onde evitare gli errori commessi nel passato.