Una tegola dopo l’altra sul già terremotato Palazzo della Regione. Non bastavano le dimissioni (nel novembre scorso) dell’ex vicepresidente della Giunta e assessore regionale alle Infrastrutture, Agatino Mancusi (Udc), perché “indagato per concorso esterno in associazione mafiosa” dalla Procura della Repubblica di Potenza. Non bastavano le condanne (ad un anno ed 8 mesi di reclusione, pena sospesa), arrivate lo scorso 10 aprile, per falso e truffa (l’accusa è di “aver percepito, nella passata legislatura, rimborsi chilometrici forfettari non dovuti” per spostarsi dal comune di residenza a Potenza, sede del Consiglio regionale ndr) ai danni di ben quattro consiglieri (che hanno già annunciato il loro ricorso in appello): Franco Mattia del Pdl e Franco Mollica dell'Udc (ancora in carica) e Prospero De Franchi e Giacomo Nardiello (non più in carica). A questo insieme di “crepe” si è aggiunto il pesante carico odierno, con gli arresti ai domiciliari di 2 componenti della Giunta De Filippo (Vincenzo Viti del Pd, assessore al Lavoro e Formazione e Rosa Mastrosimone, esterno in quota Idv, assessore all’Agricoltura) che ha finito col minarne - alle fondamenta - la stabilità istituzionale del Palazzo. Entrambi hanno rimesso il mandato assessoriale. Non solo. Ai domiciliari è finito – sempre su ordine della Procura della Repubblica di Potenza - anche Nicola Pagliuca, capogruppo del Pdl in Consiglio. E poi ben 8 divieti di dimora notificati ad altri membri dello stesso consesso. I destinatari sono: i consiglieri regionali in carica Antonio Autilio (Idv), Paolo Castelluccio (Pdl), Agatino Mancusi (Udc), Mariano Pici (Pdl), Alessandro Singetta (Gruppo Misto), Mario Venezia (Pdl), Rocco Vita (Psi) e l’ex consigliere Vincenzo Ruggiero (Udc). L’operazione, scattata alle prime ore del giorno, è stata eseguita da Guardia di Finanza, Carabinieri e squadra Mobile. Mentre le indagini partirono nell’ottobre dello scorso anno, col sequestro - negli uffici regionali - di una mole di documenti contabili, relativi alle “spese di segreteria e rappresentanza” sostenute fra il 2010 ed il 2011. Indagini che sono proseguite fino allo svolta odierna, con la decapitazione dell’esecutivo regionale (ridotto, ormai, al solo presidente De Filippo, all’assessore Pittella e all'assessore Martorano ndr) e la “diffida” di quasi la metà dell’assemblea. Un colpo durissimo per la tenuta della legislatura, giunto proprio alla vigila della festa di Liberazione. Peculato e false attestazioni. Queste le accuse mosse agli interessanti dai provvedimenti della magistratura, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal Procuratore capo della Repubblica di Potenza, Laura Triassi e che ha portato al sequestro di conti corrente per un valore complessivo di circa centomila euro (mentre le singole somme sequestrate ad assessori e consiglieri variano da circa 5mila a 18 mila euro ndr). Vari i filoni d’indagine. Molteplici le anomalie riscontrate dagli investigatori nelle rendicontazioni delle spese, gonfiate a dismisura. Nel calderone dei rimborsi illecitamente percepiti c’è finito di tutto. Fino all’inverosimile. Viaggi e vacanze (con parenti più o meno stretti), cene e lauti pranzi (spesso nemmeno consumati e con ricevute fiscali alterate a più riprese), perfino la sostituzione - con fondi pubblici - degli pneumatici dell’auto ed altre innumerevoli minuzie. “Uno scenario di diffusa illegalità”, lo ha definito la stessa Triassi, preannunciando ulteriori “possibili evoluzioni” dell’inchiesta. Il ché ha fatto allungare ancor di più le ombre cadute sulla massima Istituzione territoriale, finendo per eroderne credibilità di funzione e di rappresentanza. Complice anche il fragoroso tam-tam mediato, con la notizia odierna subito ripresa dalle principale testate nazionali. Mentre in rete e sui social network (a partire da face book) montava l’indignazione e la rabbia dei lucani. Fino alla decisione, da parte dello stesso governatore De Filippo, di rimettere l’incarico, interrompendo anticipatamente la legislatura ed aprendo la strada al ritorno alle urne.
Il presidente De Filippo nomina la nuova giunta regionale
Vice Presidente Pittella, la compongono Benedetto, Braia, Falotico, Martorano e Mazzeo