“Quello di cui sono stato vittima è un avvenimento che non ha nulla a che fare con la politica. Si è trattato di un blitz vergognoso e antidemocratico”. Così il consigliere regionale uscente Pasquale Di Lorenzo ha spiegato questa mattina ai giornalisti perché è stato escluso dalla competizione elettorale regionale all’ultimo momento e senza saperne ufficialmente nulla. “Un vero e proprio crimine politico, un atto che non si sarebbe verificato nemmeno ai tempi di Stalin” sottolinea Di Lorenzo. Nessuno da Latronico a Viceconte, fino al candidato presidente Pagliuca lo avrebbe avvisato della decisione, nessun provvedimento disciplinare, nessuna lettera formale, ma solo voci che si sono rincorse da venerdì scorso. “L’unica cosa che so” ha spiegato Di Lorenzo è che “Saverio Acito aveva posto come condizione alla sua candidatura la mia esclusione dalle liste regionali”. Poi a poche ore dalla chiusura ufficiale delle liste Cosimo Latronico avrebbe chiesto a Di Lorenzo di presentare una lista di candidati alle comunali collegata al PDL. “Sono riuscito a preparare la lista e a consegnarla a Latronico alle 10 di sabato" sostiene Di Lorenzo. Una lista arrivata “fuori tempo massimo” per Latronico. Una storia grigia come la definisce lo stesso Di Lorenzo che parla di “diritto di democrazia leso ai cittadini”. "Nei prossimi giorni” ha concluso Di Lorenzo “incontrerò i vertici nazionali. Ho già ricevuto attestati di stima da Gasparri, Fini, Bocchino. Tutta Matera sa chi è il responsabile morale e politico di questa faccenda”.
Giovanni Martemucci