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08/04/2013 10.47.18 - Articolo letto 2964 volte

SANITA’ FUTURA, FONDAMENTALE IMPEGNO A NON ACCUMULARE ALTRI CREDITI

Michele Cataldi Michele Cataldi
Media voti: SANITA’ FUTURA, FONDAMENTALE IMPEGNO A NON ACCUMULARE ALTRI CREDITI - Voti: 0
Ok allo sblocco di 40 miliardi
Basilicata “Il decreto del Governo cosiddetto sblocca crediti su 40 miliardi di euro complessivi da movimentare prevede 14 miliardi per coprire debiti sanitari (5 miliardi nel 2013 e 9 miliardi nel 2014) accumulati in particolare dalle Aziende Sanitarie o Ospedaliere. In questa prima tranche dovrebbero trovare una sia pur parziale risposta a breve termine le aziende fornitrici di servizi e prestazioni socio-sanitarie che in Basilicata avanzano dalla Regione (Asp, Asm e A.O. San Carlo), secondo dati di un’indagine della Cgia di Mestre, al 2012, un ammontare di 172 milioni di euro (erano 150 milioni nel 2010)”. Ad evidenziarlo è una nota di Sanità Futura, associazione delle strutture sanitarie private accreditate al SSR, a firma del presidente Michele Cataldi.
“Poiché la Regione Basilicata per la sanità ha i conti in ordine, grazie anche ai continui sacrifici delle strutture sanitarie private alle quali già dallo scorso anno sono state applicate riduzioni di badget – aggiunge Cataldi – dovremmo godere di una sorta di corsia preferenziale per liberare risorse finanziarie di cosiddetta liquidità disponibile. In attesa di approfondire gli aspetti tecnico-procedurali del decreto del Governo e con la rinnovata disponibilità a contribuire allo snellimento attuativo, comunque il problema di non continuare ad accumulare debiti, anche nella sanità come per ogni altro settore, è sempre all’ordine del giorno. Esso è strettamente legato ai tempi di pagamento: secondo l’indagine dalla Cgia di Mestre che ha elaborato una classifica divisa per regioni sui tempi medi di pagamento della Sanità alle imprese, da noi in media i giorni che separano la data di emissione della fattura dalla data dell’incasso, al 2011, sono 140 (48 in meno rispetto al 2009). A noi interessa sottolineare che i ritardati pagamenti sono da sempre: conseguenza del disequilibrio strutturale dei conti pubblici italiani (ovvero dell’enorme debito accumulato nei decenni scorsi); un problema che è soprattutto generale, ma che riguarda pesantemente anche la Sanità; conseguenza di inefficienze gestionali interne alle strutture sanitarie pubbliche. Al momento non è dato conoscere il confine tra disequilibrio strutturale e inefficienze gestionali, ma che queste ultime abbiano un peso importante – aggiunge il presidente di Sanità Futura - è almeno parzialmente dimostrato dalle profonde differenze riscontrate nei tempi di pagamento tra Enti appartenenti a medesime aree territoriali, alle volte distanti solo pochi chilometri l’una dall’altra. Inoltre, nel procedere al pagamento dei fornitori, le Aziende Sanitarie adottano criteri di priorità, impliciti o espliciti, che rendono i tempi di pagamento molto differenziati per differenti categorie di fornitori”. Secondo Cataldi “ per la riduzione dei tempi burocratico-amministrativi si può fare di più, come ha dimostrato il “ddl salva salari Don Uva” che è rimasto nelle buone intenzioni, dovendo fare i conti la Regione con il centralismo statale e le competenze ministeriali e normative in materia, come del resto tutte le associazioni della sanità privata avevano previsto e messo in guardia, sostenendo la tesi che la Regione non può sostituirsi a norme contrattuali ed invece può facilitarne l’applicazione. Alcune idee-proposte: recepire, il più presto possibile, la direttiva europea sui ritardati pagamenti (2011/7/UE) che prevede, nelle transazioni commerciali tra imprese private e tra imprese e Pubblica Amministrazione, il pagamento entro 30 o al massimo 60 giorni dalla data di ricevimento della fattura; prevedere che, decorse le scadenze legali, il debitore debba obbligatoriamente certificare, su richiesta del creditore, l’ammontare dovuto. A certificazione avvenuta, l’Impresa così potrebbe monetizzare il proprio credito tramite cessione a istituti bancari a tassi di sconto verosimilmente più bassi rispetto a quelli oggi applicati; compensare i propri crediti con debiti fiscali e previdenziali”.



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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