“Da diverso tempo ed in particolare, negli ultimi anni, la situazione relativa alla manutenzione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica da parte dell’Ater di Matera è andata sempre più peggiorando. Le proteste da parte di centinaia di assegnatari si fanno sempre più forti perché si assiste a un dialogo tra sordi (vedasi Ater). Che cos’è che non va? È la concezione da parte di qualche dirigente o responsabile che la manutenzione, sia un favore da fare e non un dovere istituzionale da parte dell’Ater che rimane tra l’altro un ente sub-regionale della Regione Basilicata”.
A lanciare l’allarme è Antonio Clemente, segretario regionale del Sicet Cisl di Basilicata.
“Ciò lo si deduce – spiega l’esponente sindacale di categoria - da comportamenti spesso arroganti e comunque non rispondenti ad obblighi sanciti dalle leggi nazionali e regionali ancorché ,dallo stesso Codice civile che indicano con chiarezza, quali siano gli obblighi in materia da parte del proprietario riguardo la manutenzione degli alloggi. Il Sicet a difesa degli interessi degli assegnatari e indirettamente, a quelli della pubblica amministrazione; è intervenuto tantissime volte per innumerevoli casi presso l’Ater. Ma il paradosso è contenuto nelle risposte che molti assegnatari hanno avuto quando hanno fatto pervenire le richieste d’intervento, e ad esempio, che non sarebbero intervenuti perché l’assegnatario era “moroso” come se, l’obbligo di intervento, fosse correlato ad una situazione quella della morosità che invece nulla ha a che vedere con la manutenzione che rimane, interesse primario del proprietario e quindi dell’Ater in quanto ente gestore . In altri casi poi è stato risposto che il tipo di intervento richiesto non era di competenza dell’Ater ma, dell’assegnatario costringendo lo stesso, ad intervenire con i propri soldi di tasca propria. Il problema di fondo, poi – continua Clemente - è rappresentato dalla contestualità degli interventi sia per quanto attiene i sopraluoghi per i quali, le attese sono di mesi e in diversi casi di anni e rispetto ai quali poi, altrettanto tempo passa per gli interventi quando gli stessi vengono eseguiti. Nessuno poi si pone la questione del maggior costo degli interventi di manutenzione dovuti all’aggravarsi del problema neanche la regione che, è titolata a farlo in quanto l’Ater, è un ente sub-regionale e non autonomo ritenendo, di non dover dare conto a nessuno. Tra l’altro in molti casi, l’ inadempienza o i ritardi si ripercuotono sulla salute degli assegnatari quando si tratta di umidità o, di guasti agli impianti di riscaldamento. Il Sicet quindi, porterà avanti insieme agli assegnatari – conclude il segretario regionale del Sindacato inquilini della Cisl - degli alloggi popolari, le battaglie e la mobilitazione tese a far si che finalmente, si possa voltare pagina a questa annosa irrisolta questione”.