“Considerate le tante risorse stanziate dalla Regione, la Cisl Funzione Pubblica rivolge un ennesimo appello a tutte le Amministrazioni locali della Basilicata affinché adottino, entro il 31 dicembre corrente, i provvedimenti per stabilizzare i precari, lsu e co.co.co. di lunga durata”. L’appello è di Giovanni Sarli, segretario generale Cisl Funzione pubblica di Basilicata “E’ inaccettabile – ha spiegato il leader sindacale - la perdurante inerzia di molti Comuni i quali, nonostante i finanziamenti messi a disposizione dalla Regione, si rifiutano di ampliare le dotazioni organiche, e non ritengono neppure di coprire le vacanze in organico. Chiameremo, pertanto, a responsabilità tutti i sindaci e i commissari prefettizi che non intendono beneficiare delle risorse finanziarie regionali, determinando, in tal modo, non solo il prolungamento del dramma personale e familiare che vivono i tanti precari, ma anche un danno gravissimo per le loro comunità amministrate, che rischiano l’interruzione dei pubblici servizi, i cui costi possono, invece, gravare sulle finanze della Regione a partire dall’anno 2009 e per gli anni futuri. E’ una occasione storica assolutamente da non perdere, potendosi, finalmente, in Basilicata, grazie al sostegno della Regione, mettere alle nostre spalle il problema annoso del precariato storico, dovendosi aprire anche alle legittime aspettative dei tanti giovani diplomati e laureati in attesa di prima occupazione. Vogliamo, infine, ricordare – ha continuato Sarli - alle tante Amministrazioni, ancora incerte sulla stabilizzazione o meno dei precari, che il finanziamento della Regione non produce affatto un appesantimento delle spese del personale, e quindi i vincoli di spesa non vengono per nulla messi a rischio. Non vi sono, dunque, impedimenti di sorta, ma occorre solo la volontà politica, che ancora manca, purtroppo, a molti sindaci ed amministratori locali. Gli stessi precari presso le ex Comunità Montane possono ora trovare occupazione stabile negli Enti Locali grazie sempre alle risorse finanziarie regionali. Tra i tanti Sindaci che si sono spesi per i precari, ricordiamo quello del Comune di Anzi, che, in rapporto alla popolazione residente, ha stabilizzato il maggior numero di precari, approfittando, con abilità, dei finanziamenti statali e regionali. Vorremmo, dunque – ha concluso - che tutti facessero altrettanto”.