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20/12/2012 15.36.15 - Articolo letto 3361 volte

Flc Cgil e Uil sul concorso scuola

Scuola Scuola
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Una farsa secondo i segretari provinciali
Basilicata I segretari provinciali di Flc Cgil e Uil Scuola Eustachio Nicoletti e Michelangelo Ferrara, in riferimento al concorso della scuola che ha visto nei giorni scorsi la conclusione della prima PARTE (prova preselettiva)  rilevano che  in Basilicata ha visto la partecipazione di 2.065 concorrenti, l’81,3% dei 2545 che hanno presentato domanda di partecipazione. Un concorso considerato una vera BUFALA perché dopo ANNI di TAGLI e PENSIONAMENTI BLOCCATI, il CONCORSO è l’ennesima ILLUSIONE per i LAVORATORI che fin da subito lo hanno contestato, nel merito e nel metodo. Un triste esempio di “politica” calata dall’alto, presentato come una grande opportunità per le lavoratrici ed i lavoratori, una sorta di “gentile concessione” nei confronti dei precari che, tramite il concorso, avrebbero avuto la concreta opportunità di accedere al ruolo. Uno strumento a dir poco ridicolo perché dopo anni di tagli e con il vigente blocco delle pensioni imposto dalla controriforma Fornero si cerca di dare  prospettive illusorie a centinaia di migliaia di concorrenti garantendo  a circa 12.000 vincitori l’immissione in ruolo nei prossimi due anni pur in presenza di graduatorie già esistenti in cui sono inseriti una marea di docenti laureati, pluri-abilitati, che da anni attendono l’immissione in ruolo.Un concorso  “pubblicizzato” per risolvere la stabilizzazione dei precari storici della Scuola Pubblica e contestualmente per svecchiare” la professione dell’insegnante con i nuovi laureati di talento che di fatto è risultato una farsa che, se non fosse drammatica, sarebbe ridicola. Negli ultimi anni la Scuola Pubblica ha visto il licenziamento di circa 100.000 docenti. Nella nostra regione a fronte di 3655 posti tagliati negli ultimi sei anni e il rispettivo licenziamento dei precari sono stati messi  a concorso  l’esaltante numero di 151 posti di cui la maggior parte riguardano la scuola dell’infanzia (37) e la scuola primaria (71) e solo i restanti (43) sono stati distribuiti nella Secondaria di primo e secondo grado.In Basilicata, l’esercito dei precari disoccupati poteva concorrere solo per  una  su sette classi di concorso nella scuola secondaria di primo grado (A033 tecnologia)  e solo per tre   su diciotto classi di concorso nella scuola secondaria di secondo grado (A050 Materie Letterarie – A051 Materie letterarie e Latino – A052 Materie Letterarie, latino e greco). Quindi la condizione particolare della Basilicata rispetto al concorso “Bufala” è stata quella di avere un rapporto favorevole posti/popolazione della scuola dell’infanzia e della scuola primaria rispetto alle regioni limitrofe, ma di non garantire la stessa possibilità per i laureati lucani che,  non trovando alcuna opportunità in regione, hanno dovuto seguire il destino dei propri avi e cioè EMIGRARE  nelle regioni del NORD per la maggior parte o  verso le Puglie per chi  era impossibilitato a lasciare i nuclei familiari.  Fermo restando che i test d’ingresso uguali per tutte le discipline di per sé non potevano essere un sistema per valutare la preparazione individuale dei concorrenti e che si è trattato di un metodo non molto ortodosso per tagliare il più alto numero di partecipanti, diventa riduttivo ingenerare una discussione sulle differenti percentuali tra le diverse regioni dei concorrenti che hanno superato la prova preselettiva del concorso e distorsivo definire la Basilicata o “Lucania” maglia nera con il 22,5%.E’ opportuno tener conto che la “maglia nera” della Basilicata ha accolto partecipanti da altre regioni per la scuola dell’infanzia e primaria, mentre le eccellenze lucane tra i laureati hanno contribuito all’aumento delle percentuali nelle regioni del nord, confermando, con la migrazione dei concorrenti, un fenomeno che si verifica da sempre con le graduatorie provinciali di insegnanti che diffondono i loro saperi nelle regioni del Nord ed in modo particolare in Toscana (44,3%), Piemonte (41,7%),  Lombardia (41,3%),  Liguria (il 40,3%). Regioni che hanno fatto registrare il più alto numero di ammessi.


Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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