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08/08/2012 13.35.25 - Articolo letto 4393 volte

“LA RAGAZZA SUI CALANCHI” IL ROMANZO DI VINCENZO MAIDA

Presentazione de “LA RAGAZZA SUI CALANCHI” - 13 agosto 2012 Presentazione de “LA RAGAZZA SUI CALANCHI” - 13 agosto 2012
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Sarà presentato lunedì 13 agosto
Montalbano Jonico Verrà presentato lunedì 13 agosto alle ore 21 presso il locale “292”  sui calanchi nel centro storico di Montalbano Jonico, il romanzo storico “LA RAGAZZA SUI CALANCHI” scritto da Vincenzo Maida, pagine 280, edizioni Altrimedia srl.
Interverranno il sindaco di Montalbano Jonico Enzo De Vincenzis, l’assessore alla cultura della regione basilicata on.Vincenzo Viti, l’assessore regionale Rosa Mastrosimone, l’assessore al turismo della provincia di Matera Angelo Gabellano, il senatore Carlo Chiurazzi, il consigliere provinciale Nicola Tauro, Ugo Maria Tassinari giornalista-scrittore, Nunzio Festa giornalista responsabile editoriale Altrimedia srl.
Gli attori Emilio Andrisani ed Emilia Fortunato dell’HermesTeatroLaboratorio di Matera interpetreranno alcune pagine del libro e il gruppo folk montalbanese “Terra Vecchia” si esibirà con alcuni canti popolari.
“Questo romanzo- ha scritto nella prefazione Ugo Maria Tassinari- nasce dall’amore dell’autore per la sua terra e della sua storia. E così, come chi, salvando una sola vita salva l’intero universo, la vicenda di una sola persona, sia pure di spicco, può bastare a raccontare un intero mondo che cambia, nel fosco fine del XVIII secolo. E in questa weltanschaung tutto si tiene: il personale e il politico, il locale e il globale, gli individui e il sistema, il micro e il macro. Montalbano Jonico, piccola città del profondo Sud, è attraversata dai sommovimenti profondi che metteranno capo alla rottura rivoluzionaria. I suoi giovani talentuosi sono partiti, in giro per l’Italia, a studiare, a partecipare all’onda lunga di quel Illuminismo che vuole spezzare dall’interno le catene che impediscono il pieno sviluppo dell’umana potenza. Ma il cambiamento impone la reazione: e così il panico innescato dall’onda lunga del crollo della Bastiglia spinge a una precipitazione catastrofica anche nel sonnacchioso e lento regno delle Due Sicilie.
Nel microcosmo del paese di collina che si apre a una vasta visione – in cui la realtà geografica allude e anticipa il salto di mentalità - si addensano tutte le ragioni del conflitto: già duecento anni fa un battito d'ala di una farfalla poteva innescare una tempesta tropicale. Poco importa che a infiammare di amore rivoluzionario la giovane Rachele sia stato un piccolo torto patita da ragazzina, l'amica del cuore strappata via dalla sordida prepotenza di un estorsore delle tasse: perché, ancora una volta, in quella piccola grande violenza ci sono tutte le ragioni della necessità di ribellarsi all'ordine costituito.
E' del tutto evidente che quella lezione è ancora del tutto valida, più di due secoli dopo.
 
Ho voluto narrare la vita, o meglio la prima parte della vita di Rachele Cassano, dopo essermi cimentato con un fortunato lavoro di drammatizzazione, premiato in occasione delle celebrazioni per il bicentenario della Repubblica Napoletana nel 1999 dalla Regione e dalla Università di  Basilicata, per far conoscere questo personaggio poco noto a cui sono state riservate fin’ora scarse attenzioni.
D’altra parte anche tutta la mia produzione teatrale è caratterizzata dal desiderio di dare visibilità a vicende della micro-storia spesso del tutto ignorate, aprendole a temi esistenziali di carattere universale. 
Un romanzo storico tiene conto di quello che è effettivamente successo, ma non è obbligato né a darne una interpretazione, né a giudicarlo e neanche a rimanergli fedele.
Lo stesso Alessandro Manzoni, che fa capolino in questo romanzo, dati i noti rapporti che lo unirono a Francesco Lomonaco, scrisse che : “lo scrittore deve profittare della storia, senza mettersi a farle concorrenza.”
Per tale ragione fatti storici e fantasia possono liberamente contaminarsi secondo l’ispirazione dell’autore che tenta di trasferire al lettore le emozioni  da lui stesso immaginate, create e vissute nel dipingere con la parola scritta le pagine bianche che si è trovato di fronte.
Una libertà che mi sono preso con gusto.
 Vincenzo Maida è responsabile dell’ufficio stampa dell’azienda sanitaria di Matera ha scritto numerosi testi teatrali e sulla sua produzione drammaturgica lo scorso anno è stata discussa una testi di laurea presso il DAMS dell’Università di Bologna.
 



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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