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16/07/2012 10.00.20 - Articolo letto 3550 volte

Giornalisti precari. Situazione critica anche in Basilicata

Senza paracadute. L´autore Loconte (a sinistra) e il moderatore Lutrelli (foto Martemix) Senza paracadute. L´autore Loconte (a sinistra) e il moderatore Lutrelli (foto Martemix)
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Se ne è discusso a Policoro durante la presentazione del libro "Senza paracadute" di Antonio Loconte
di GIOVANNI MARTEMUCCI
Policoro “Il precariato, purtroppo, causa assuefazione. Se ogni tanto non si tira fuori una battaglia per la dignità, per la civiltà e i diritti dei lavoratori -  in qualunque settore si operi - c’è il rischio che diventi persino tollerato”. Antonio Loconte, giornalista professionista barese di 34 anni, licenziato bruscamente da una delle più importanti emittenti televisive del Sud Italia, spiega così il senso del suo libro: “Senza paracadute, diario tragicomico di un giornalista precario”, Adda editore (15 euro), presentato sabato sera nella meravigliosa cornice del villaggio Marinagri, a Policoro. Insieme all’autore, hanno discusso di lavoro l’assessore alla Cultura del Comune di Policoro, Massimiliano Scarcia e il giornalista Pierantonio Lutrelli. “Noi giornalisti – spiega Loconte – siamo una razza sui generis. Pur di apparire, di stare davanti a una telecamera, di firmare un pezzo su un quotidiano, ci facciamo sottopagare, accettiamo vessazioni inaudite. Credo sia arrivato il momento di togliere la testa da sotto la sabbia, di girarsi dall’altro lato, quando un collega è nei guai”. Riflessioni e ironia, lo stesso mix che si apprezza leggendo tutte d’un fiato le 242 pagine del libro, la cui prefazione è stata scritta dal maestro Antonio Caprarica, il corrispondente Rai da Londra. Un’alternanza di sentimenti e stati d’animo catapultano il lettore nella giornata tipo di un giornalista di strada; uno che deve presentare un libro di barzellette e subito dopo è chiamato a raccontare l’incidente stradale costato la vita a cinque ventenni. Lo deve fare con la stessa professionalità, senza farsi sopraffare dall’emozione. Una scrittura tagliente e senza fronzoli, in cui è persino possibile immaginare le smorfie, i pensieri del protagonista, sempre a caccia del modo migliore per rapportarsi con la gente. “Quella di Loconte – scrive Caprarica nella prefazione – è una cronaca nera che vale più di mille editoriali”. La cronaca di una gioventù con molte idee, una buona dose di talento, ma con poche opportunità di potersi mettere in gioco, schiacciato dalle logiche di un’editoria sempre più attenta ai numeri piuttosto che alla qualità del prodotto-informazione. Senza paracadute non è un libro per giornalisti. “Molti dei colleghi – dice l’autore – soprattutto quelli che non riescono ad ammettere il loro livello di sfruttamento, magari lo leggeranno, ma diranno di non averlo mai fatto”. Una serie di racconti legati da una vita appesa al filo sottile del precariato: storie divertenti e drammatiche si alternano con un ritmo incalzante. Niente pause, si ride e si piange con la stessa intensità. “La morale? – conclude l’autore – ammazzarsi non è mai la soluzione migliore a qualunque problema, anche quando l’ostacolo sembra insormontabile. Infine, siccome non vestiamo l’abito talare, possiamo decidere di fare tutti un altro mestiere per vivere, anche noi giornalisti. Questa è la vera flessibilità: lavorare rispettando i doveri, ma avendo il sacrosanto diritto di poter vivere. Tutto il resto va chiamato per quello che è: sfruttamento, anche se hai un microfono in mano o scrivi su un importante giornale”. Durante la serata partecipata da un pubblico vasto composto anche da tanti giornalisti precari sono emersi i temi legati al lavoro in questo settore. Come l'iscrizione all'Inpgi, la previdenza dei giornalisti che pur essendo un obbligo per ogni iscritto all'Ordine professionale. Un'iscrizione che spesso, per motivi economici, non viene effettuata rendendo fuorilegge lo stesso giornalista davanti alla previdenza obbligatoria. Al dibattito sono intervenuti diversi rappresentanti dell'Ordine dei Giornalisti lucano  e dell'Associazione della Stampa di Basilicata.
"Senza paracadute, diario tragicomico di iun giornalista precario" è disponibile presso la stazione di servizio Esso all'altezza delllo svincolo Scanzano J. nord della SS 106; può essere ordinato in libreria, o acquistato online su www.addaeditore.it, www.bol.it, www.ibs.it, www.cittadeibimbi.it e su molti altri siti specializzati nella vendita online di libri. Ad inizio autunno il libro sarà presentato a Matera.
Giovanni Martemucci
 



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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