Un convegno di alto valore formativo quello organizzato ieri (18 settembre) a Matera dalla Fidas Basilicata per aggiornare sullo stato dell’arte normativo e scientifico del sistema sangue nazionale e regionale i dirigenti dell’Associazione di volontariato ed i tanti medici di medicina generale ed infermieri che prestano la propria opera nelle giornate di raccolta associativa di sangue intero e sue componenti.
A snocciolare i dati del Registro Sangue regionale riferiti al 2007, la Dr.ssa Clelia Musto, Primario SIT S. Carlo di Potenza e Responsabile del C.R.C.C.
In Basilicata i donatori di sangue intero nel 2007 sono stati ben 17.500 e 1.437 i donatori in aferesi. Oltre ai SIT (Servizi Integrati Trasfusionali) di Potenza e Matera, nella ns. Regione sono presenti i Centri Trasfusionali (CT) di Melfi, Lagonegro, Villa D’Agri e Policoro. Complessivamente il sistema sangue lucano ha prodotto 20.962 sacche di sangue intero, 2.111 plasmaferesi, 791 piastrino aferesi, 733 plasma-piastrino aferesi, 365 autotrasfusioni. Le Attività comuni a tutti i SIT/CT sono la produzione di emocomponenti (plasma, piastrine, globuli bianchi, globuli rossi), il frazionamento, la validazione, l’assegnazione ed ovviamente la terapia trasfusionale, mentre solo al San Carlo si effettuano gli esami NAT regionali, il Day-Hospital Talassemici, la diagnostica Biologia Molecolare ed operano il C.R.C.C. ed il Centro Prelievi Cellule Staminali il cui registro ha sede nell’Ospedale di Matera unitamente ad un secondo Centro Prelievi di Cellule Staminali.
“La regione Basilicata, grazie al preziosissimo apporto delle Associazioni di Volontariato del Sangue – ha detto Clelia Musto – ha ormai consolidato il dato di autosufficienza di sangue intero e già dal 2001 ha aderito ad un consorzio per la produzione di emoderivati, inviando all’industria farmaceutica oltre 4.000 kg di plasma per la produzione di farmaci salvavita”. Non siamo però ancora autosufficienti su versante degli emoderivati rispetto ai fabbisogni dei nostri Ospedali – ha ammonito la Responsabile del C.R.C.C.. – Dobbiamo assolutamente incrementare la produzione di emoderivati da plasma proveniente da donatori lucani. Fondamentale rimane la raccolta svolta dalla Fidas e dall’Avis nei 131 comuni della Basilicata che pesa per oltre l’80% sul dato complessivo delle donazioni”.
Paolo Ettorre - Presidente Regionale Fidas -nel ringraziare i relatori della tavola rotonda, ha ricordato le prossime giornate di raccolta associativa targate FIDAS Basilicata in programma a Salandra domani 20 settembre, a Grassano martedì 22 settembre, a Vaglio di Basilicata domenica 27 settembre e le ben 4 giornate straordinarie di plasmaferesi su Grassano, Irsina e Bernalda a partire dal 29 settembre. Ha invitato poi i donatori di sangue della famiglia Fidas a diventare sempre più nelle comunità di appartenenza veicoli di diffusione di corretti stili di vita . “La donazione associata, gratuita, periodica, responsabile, volantaria – ha detto – è un gesto di elevato valore etico e solidaristico che fa bene a chi riceve e a chi lo compie”.