Una delibera della Giunta comunale ha deciso la dismissione di questo manufatto di pregio che rientra in un progetto di verde urbano citato su riviste e manuali di Architettura
di GIOVANNI MARTEMUCCI
La notizia della volontà di “seppellire” la fontana a Serra Venerdì ha suscitato nell’ambiente degli Architetti matearni sconcerto ed incredulità. La decisione della Giunta Comunale materana è apparsa ai più immotivata ed incomprensibile.
Cancellare le tracce di pezzi di città o di manufatti architettonici perchè non si è in grado di gestirli e mantenerli è paradossale in una Città che vuole proporsi come modello culturale per la capacità di tutelare e la valorizzare i suoi monumenti.
“Questo episodio –sostiene il presidente dell’Ordine degli architetti, Eustachio Vincenzo Olivieri- pone un problema che è anche culturale e che lascia trasparire un sentimento di spregio ed indifferenza per la qualità e per l’architettura della città.
Con questa logica la tutela e la valorizzazione degli stessi Sassi, iniziate con dibattiti e concorsi per arrivare alla dotazione di normative tecniche per la conservazione del patrimonio architettonico, non si sarebbero mai avviati.
Questa Città, sta perdendo il senso della Memoria e della sua Identità; anche una “fontana” ornamentale è patrimonio di tutti e la sua fruizione ed uso riguarda tutti, non solo gli architetti.
Non si riconosce in questo atto la consapevolezza del valore e del significato della cosa comune che un’Amministrazione è chiamata a gestire, prendersi cura e soprattutto a valorizzare.
Non è il caso di richiamare alla memoria la parabola dei “talenti” sotterrati certo è che ognuno di noi ha la responsabilità di tramandare alle future generazioni luoghi, spazi e architetture che emettano significati”.
Agli appelli di chi chiedeva attenzione ed impegno per salvare dal degrado, per riqualificare e valorizzare il sistema del verde di Serra Venerdì, in cui è evidentemente compreso anche il manufatto architettonico della “Fontana”, l’Amministrazione ha ritenuto di rispondere con un atto incomprensibile.
Che senso ha chiamare le più celebri firme dell’Architettura per immaginare un grandioso futuro per questa Città se, poi, non si è in grado di riconoscere e tutelare quei valori e significati presenti nelle più piccole opere che qualificano e decorano gli spazi pubblici dei nostri quartieri.
“Facciamo appello al Sindaco ed agli Amministratori materani –conclude Olivieri- perchè si impegnino a governare le trasformazioni guidati dalla sensibilità per la tutela dei valori di identità urbana e dell’architettura moderna e affinché ricerchino soluzioni diverse per migliorare la fruizione dello spazio della Fontana rivedendo la decisione di azzerare, ‘seppellendo’ il manufatto. Sarebbe infatti molto più apprezzato un impegno volto a trovare risorse (ad esempio all’interno degli ultimi POR 2009/2013) per programmare e finanziare la gestione del sistema dei Parchi e Spazi Pubblici comunali.
Ribadiamo, infine, la nostra disponibilità ad un dialogo costruttivo volto a riconoscere nei Quartieri costruiti nel dopoguerra come Spine Bianche e Serra Venerdì un’eredità culturale ed una risorsa ancor più grande per chi vi abita per i grandi spazi liberi e verdi, per gli alberi e le aree per il riposo ed il gioco che nell’urbanistica recente non trovano lo stesso posto”.
sono d'accordo..meglio lasciarla nel degrado in cui le vecchie amministrazioni l'hanno ridotta...
E' EVIDENTE LA DELEGITTIMAZIONE CHE INVESTE L'ATTUALE GIUNTA, COPLEVOLE, DOPO LE DISCRETE INIZIATIVE D'ESORDIO, DI DECISIONI INCOMPRENSIBILI COME QUESTA. ASS. B.R.I.O. GRUPPO DI MATERA