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07/05/2012 12.42.55 - Articolo letto 5187 volte

OSPEDALE “MADONNA DELLE GRAZIE”: NON C’E’ PIU’ TEMPO DA PERDERE

Ospedale di Matera, Madonna della Grazie Ospedale di Matera, Madonna della Grazie
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Nota di Angelo Raffaele Cotugno, consigliere capogruppo al Comune di Matera, Sinistra Ecologia Libertà
Matera Una societa’ civile degna di questo nome i cardini essenziali su cui deve fondare le proprie radici sono tre: SANITA’, LAVORO E ISTRUZIONE.
All’Art. 32 della Costituzione Italiana e’ scritto: la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettivita’, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Non ho mai pensato che si possa parlare di sanita’ alla stessa stregua di una industria che produce bulloni o qualsivoglia altro oggetto.
Ho sempre pensato invece che la tutela della salute sia imprescindibile da qualita’ e sicurezza per i pazienti e per gli operatori stessi.
L’occasione per parlare di sanita’ mi e’ data dall’ordine del giorno che verra’ discusso martedi’ 8 maggio alle ore 16 nel consiglio comunale della citta’ di Matera.
L’ Ospedale della citta’ di Matera ricordo essere un D.E.A. di primo livello deputato a gestire in maniera eccellente l’emergenza-urgenza e di essere il secondo polo ospedaliero della nostra Regione.
Lo stesso ha raggiunto livelli di eccellenza, con risultati (unica azienda in basilicata) di produzione in crescita.
Risultati questi raggiunti nella gestione Maroscia-Gaudiano.
Questo e’ stato possibile grazie allo spirito di sacrificio, appartenenza e abnegazione di tutto il personale.
Attualmente si stanno evidenziando sempre piu’ gravissime difficolta’.
Penso alla ormai cronica carenza di personale, (Medico, Infermieristico, Tecnico ed O.S.S.), penso alla vetusta’ e in alcuni casi alla assenza di tecnologia al passo con i tempi per cui pur in presenza di eccellenti professionalita’, le stesse sono mortificate dalla impossibilita’ di mettere in campo a favore di chi soffre quanto nelle loro capacita’.
La carenza di personale ha portato al ridimensionamento drastico di alcuni reparti ed alcune attivita’, da segnalare in particolare l’attivita’ di emodinamica e sala operatoria, inoltre ci sono stati reparti che hanno subito un azzeramento dei posti letto (Gastroenterologia, Oculistica, Chirurgia vascolare), ci sono strutture complesse senza primario (Pneumologia, Cardiologia, Oculistica, Endoscopia).
Appare evidente in questa situazione che quanto prima la governance sanitaria lucana (Presidente della Regione e Assessore alla Sanita’) si decida quanto prima a varare il Piano Sanitario Regionale e a mettere ordine nella gestione di ben 17 ospedali presenti nella regione, ed essere fortemente incisivo sulle politiche territoriali in materia di prevenzione e gestione delle patologie croniche che risultano essere al primo posto in tutto il territorio nazionale in virtu’ dell’alto indice dell’invecchiamento della popolazione.
Diventa fondamentale allora recuperare e riallocare risorse economiche ed umane verso quelle strutture che hanno caratteristiche di primaria importanza, definendo programmi ed attivita’.
E’ obbligatorio “mettere mano” a quella razionalizzazione che non puo’ solo essere tagliare posti di lavoro a chi garantisce sicurezza sui luoghi di lavoro (vedi vigilanza) a tal proposito mi preme dire che in posti come il Pronto Soccorso o il SERT la vigilanza e’ garanzia di sicurezza e tutela per gli operatori e per gli utenti.
Razionalizzare non vuol non rinnovare contratti a tempo determinato di infermieri, tecnici, o.s.s.
Razionalizzare non vuol dire che deve essere il cittadino a pagare cosi’ come accade oggi, dove i ticket sanitari non sono modulati sui redditi bensi’ sulle prestazioni.
Razionalizzare vuol dire distribuzione dei fondi in maniera adeguata, cioe’ per quota capitaria ed allora non si capisce perche’ ad alcune strutture che dovrebbero vivere di vita propria vengano allocate risorse piu’ del dovuto, vedi Ospedale S.Carlo (Azienda Autonoma) per il quale sono stati stanziati 58 milioni di euro e CROB di Rionero (istituto di ricerca e cura a carattere scientifico) al quale sono stati assegnati 13 milioni di euro.
Spero che il Presidente della Regione e l’Assessore alla sanita’, vogliano ascoltare il grido di rabbia e dolore che si eleva dalla citta’ di Matera.
Mi auguro che quanto prima si possa dotare l’ospedale “Madonna delle Grazie” di quelle risorse economiche, umane e tecnologiche atte a ricondurre l’ospedale a quei livelli di eccellenza, che hanno visto l’afflusso di pazienti da molte regioni e la riduzione di migrazione sanitaria verso lidi improbabili.
Il secondo polo ospedaliero della Regione Basilicata, la citta’ di Matera e la sua provincia chiedono con forza in rispetto dell’Art. 32 della Costituzione Italiana che l’ospedale “Madonna delle Grazie” torni ad essere quel polo di eccellenza sino a poco tempo fa invidiato da molte citta’ italiane.



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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