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24/04/2012 14.57.38 - Articolo letto 6947 volte

Comune di Matera approva la tassa di soggiorno

Turisti in piazza Duomo Turisti in piazza Duomo
Media voti: Comune di Matera approva la tassa di soggiorno - Voti: 0
3 euro per 4 stelle e superiori, 2 euro per gli altri
Matera Il Consiglio comunale di Matera, nella seduta odierna, ha approvato con 22 voti a favore e cinque contrari, la tassa di soggiorno. Il regolamento prevede una tassa di 3 euro per gli alberghi a 4 stelle e superiori, e di 2 euro per tutti gli altri.
Il provvedimento diventerà esecutivo subito dopo l’approvazione del bilancio.

Adriano Pedicini sulla tassa di soggiorno
"Matera più cara di Malta, era la lettera di un cittadino che lamentava di non aver trovato una camera a meno di 60 euro per notte a Matera. Dopo l’approvazione in consiglio che istituisce l’imposta di soggiorno, ci apprestiamo a battere record più meritevoli. Per anni si è contestato il turismo del mordi e fuggi, oggi con l’introduzione della tassa di soggiorno, lo si è promosso del tutto. A pagarne le conseguenze sarà l’occupazione perché,al Consiglio Comunale,sfugge il concetto che l’economia è depressa,che il fragile settore turistico è un insieme di componenti che si muovonoverso un identico obiettivo e che variarne o,modificarne una piccola parte,pone i presupposti per far crollare la debole filiera sulla quale poggia. Con l’imposta si è fatta tabula rasa, senza tener presente delle peculiari situazioni in cui versano gli anelli deboli del sistema come le attività agrituristiche che rischiano di avere pesanti e negativi riflessi sul comparto agricolo che, nonostante le difficoltà, sta faticosamente tenendo e tentando di dare segnali di risveglio, dopo la crisi dell’anno scorso.  Vanno evidenziare le difficoltà in cui versa il comparto agrituristico, potrebbe appesantirsi ulteriormente il malessere a causa dell’aggravio dei costi per il turista, tali da influenzare le scelte verso altre strutture. Il settore dove a fatica si cerca di operare nella semplificazione delle modalità di prelievo fiscale subisce questa nuova ed ennesima tassazione che contrasta fortemente con le politiche agricole nazionali. Non si può mancare di sottolineare la cattiva manutenzione delle strade provinciali e comunali, in molti tratti soggette al pericolo frane; una percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti che non è degna di un paese civile, che nelle contrade non esiste; che la raccolta rifiuti vien fatta in proprio dagli operatori, perché non servita dalla società di raccolta rifiuti; manca persino lo smaltimento dei liquami dei pozzi neri; le reti idriche; il telefono o, la non completata estensione del collegamento ADSL; la mancanza di un'opera di promozione turistica delle frazioni più distaccate pur così ricche di bellezze naturalistiche. Do sostegno alla naturale protesta dei titolari alberghi, di agriturismi e di altre strutture ubicate nelle zone più lontane della città, i quali oggi, malgrado i disservizi, sono chiamati a chiedere ai loro ospiti, per la tassa di soggiorno, lo stesso importo richiesto per le strutture poste in pieno centro e nei luoghi di attrazione turistica. E’ la politica che sta procedendo ad una discriminazione sul mercato turistico, ponendo le condizioni per una sleale concorrenza tra operatori distanti tanti chilometri dal centro cittadino che si trovano costretti a competere con analoghi operatori confinanti non soggetti a tassazione, la cui fortuna è non essere inclusi al territorio di Matera. Per questo motivo avevamo presentato un emendamento che andava ad escludere la tassa in queste realtà. Il PDL non crede che i ricavi ottenuti dall’imposta avranno una ricaduta positiva sul turismo. E’ stata espressa tutta la nostra netta contrarietà verso questa tassa “anacronistica” e sciocca, che può provocare la contrazione delle offerte ricettive e la perdita di posti di lavoro. Matera, la città del “giro e via”, ha iniziato a mutare la sua immagine, chi governa trovi idee e soluzioni "

Silvio Grassi (presidente Sezione Turismo CONFAPI): perché siamo contrari all’imposta di soggiorno nel comune di Matera
All’indomani dell’approvazione in Consiglio comunale dell’imposta di soggiorno, il presidente della Sezione Turismo di Confapi Matera, Silvio Grassi, chiarisce i motivi della posizione contraria dell’associazione, già espressi nel corso dell’audizione tenutasi presso la commissione consiliare Programmazione e Bilancio lo scorso 4 gennaio.

Innanzitutto, è moralmente odioso far pagare ai turisti un’imposta di scopo per finanziare servizi pubblici e di offerta turistica che dovrebbero pagare i cittadini, anche in una logica di accoglienza.
Inoltre, considerato che le strutture ricettive hanno un tasso di occupazione inferiore al 30%, la contropartita dell’aumento della pressione fiscale, vale a dire il ricavato in denaro, non sarebbe pari alle conseguenze della sua introduzione. In una parola, l’introduzione dell’imposta di soggiorno avrebbe effetti più negativi che positivi.
         La nuova imposta causerebbe una perdita di competitività per l’intero sistema turistico locale, producendo un aggravio di costi sui pacchetti turistici e dando un vantaggio competitivo ai territori nostri competitori, come per esempio la Valle d’Itria.  
         In particolare, i gruppi turistici, solitamente orientati dai tour operator, sarebbero inevitabilmente indirizzati verso le aree turistiche viciniori che diverrebbero di colpo più competitive.Infatti, se al turista singolo che pernotta una notte 3 euro in più non sono determinanti (forse), per i gruppi e, quindi, per i tour operator il discorso è diverso; si tratterebbe di una vera e propria discriminante.
         In ogni caso, quello di Matera non è un turismo d’elite, non abbiamo cioè turisti disposti a spendere qualunque cifra e l’imposta di soggiorno darebbe un’immagine chiara della città. Non dimentichiamo, tuttavia, che anche in Sardegna la tassa sugli yacht allontanò i diportisti dall’isola. Le conseguenze della perdita di turisti, inoltre, si ripercuoterebbero anche sull’indotto, cioè sui servizi che i turisti acquistano nella nostra città.
         Infine, trattandosi di un’imposta di scopo ai sensi dell’art. 4 del d.lgs. n. 23/2011, vorremmo sapere subito che cosa l’amministrazione intenda fare con queste risorse, quali servizi intenda offrire al turista, quali interventi intenda finanziare in materia di turismo. Non abbiamo certezze che il denaro ricavato oggi non sia utilizzato domani per gli scopi più disparati. Una semplice manifestazione di volontà non ci dà alcuna garanzia sull’esito di un eventuale dibattito in consiglio comunale sull’utilizzo di queste risorse. Vogliamo sapere oggi qual è la stima in euro del ricavato nel 2013 e quanti soldi saranno spesi e per fare cosa.




Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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