Lunedì scorso, 20 luglio, la Cava del Sole di Matera ha ospitato - nell'ambito del Festival Duni 2009 - lo strepitoso concerto musicale di Burt Bacharach, celeberrimo autore di tanti successi internazionali degli ultimi cinquant'anni. L'esibizione seguiva quella di Claudio Baglioni di martedì 7 luglio; entrambi gli eventi hanno registrato il grande consenso del pubblico, accorso numeroso anche dalle altre regioni del Sud d'Italia.
La Cava del Sole è uno straordinario sito settecentesco, che a lungo ha alimentato le costruzioni della città dei Sassi, ed il desiderio dei suoi cittadini di migrare dall'abitazione scavata nella roccia ad una più dignitosa dimora costruita; l'estrazione di calcarenite dalla Cava ha contribuito altresì alla nascita delle sublimi chiese del piano, dei numerosi palazzi gentilizi, dei maestosi conventi; in definitiva, del senso di civiltà così caro ai materani. Ancora oggi i vistosi tagli prevalentemente orizzontali che segnano le pareti della Cava, sembrano testimoniare la fatica di una popolazione, le rughe di quegli operai che combattevano le asperità di un territorio ruvido ed irregolare attraverso la nascita di strutture architettoniche di grande pregio, alla stessa stregua dei bastaixos di Barcellona celebrati da Ildefonso Falcones, che edificarono la chiesa di Santa Maria del Mar trasportando mastodontici macigni proprio da una cava fuori città.
Le stesse linee della Cava, durante i concerti, sono diventate un lungo pentagramma, capace di accogliere con amore le note rinomate di artisti così illustri: la cava ha assorbito naturalmente le armonie delle indimenticabili serate estive, facendole risplendere nel cielo stellato, e custodendole in uno scrigno senza tempo, con un delicatissimo equilibrio acustico e visuale di difficile riproduzione, ovunque altrove. Burt Bacharach, prima di iniziare il concerto, ha affermato: "Non avevo mai visto nulla del genere, prima; è un'esperienza che non dimenticherò mai", ed è difficile non dargli ragione.
Ma qual è il segreto di un momento così magico ed affascinante?
"Il segreto sta nell'insieme dei luoghi, delle idee e delle persone" - suggerisce Saverio Vizziello, direttore artistico dell'Associazione Musicale Ensemble Gabrieli, organizzatrice del Festival Duni. "Una location di grande pregio non basta, se non viene associato il lavoro di tutti gli uomini che partecipano all'evento. In questi giorni abbiamo assistito ad una grande condivisione del progetto: da parte delle Amministrazioni Comunale, Provinciale e Regionale, della Camera di Commercio di Matera, che lo hanno fortemente voluto; da parte della Casam, che ha organizzato un servizio navetta, dal centro e dai parcheggi alla Cava, davvero efficiente, riducendo al minimo i tempi di attesa; da parte delle maestranze impegnate, che hanno sentito il forte senso di ospitalità e la necessità di erogare un servizio di grande qualità."
"L'incoming musicale e culturale rappresenta oggi una sorprendente opportunità" - aggiunge Francesca Lisbona di Incongress, che ha coadiuvato l'Ensemble Gabrieli nell'organizzazione della rassegna musicale. "Per i due principali concerti, i dati di vendita parlano del 70 per cento di pubblico non residente; è facile pensare che tutte queste persone, provenienti dalla Puglia e dalla Campania, dalla Calabria e dal Lazio, abbiano rilevato - con lo stesso stupore riconosciuto da Bacharach - la grande unicità del nostro territorio, diventandone consapevoli promotori."
"Siamo grati a tutti per la collaborazione ricevuta." - conclude Vizziello - "Oggi Matera sa di poter contare su un grande giacimento intellettuale, basato sulla capacità di organizzazione e di ospitalità, a cui potranno associarsi in futuro nuovi eventi, sempre più interessanti ed alimentati dalle molteplici associazioni che valorizzano il prezioso reticolo relazionale e culturale così caro alla nostra comunità".
FOTO: MARTEMIX Press & Design