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28/03/2012 9.46.27 - Articolo letto 5921 volte

QUANDO IL CICLISMO DIVENTA UNA VERA E PROPRIA FILOSOFIA DI VITA

Antonio Francolino Antonio Francolino
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Antonio Francolino ci racconta il mondo degli appassionati materani delle due ruote
di PASQUALE OLIVIERI
Matera In questi giorni gli appassionati di sport stanno conoscendo meglio alcuni mostri sacri del ciclismo locale come Tommaso Elettrico e Vito Buono ma, non bisogna dimenticare, che questo sport convoglia ormai migliaia di appassionati nel nostro territorio. Appassionati che nel loro piccolo riescono tra lavoro e famiglia, a gestire allenamenti, uscite domenicali e anche gare in giro per il sud Italia, e non solo. Proprio per questo, è interessante conoscere uno di questi tanti "malati" di ciclismo della nostra città, Antonio Francolino, e questo è anche il modo per avvicinare la gente a quell'idea secondo cui è possibile dividersi tra i mille impegni, e divertirsi comunque su due ruote, togliendosi anche delle importanti soddisfazioni.
Antonio, tu sei del '75, quindi un pò più grande di Vito e Tommaso ma comunque molto giovane; come è nata questa passione per il ciclismo?
Avevo 13 anni e alle scuole medie il prof di educazione fisica mi disse "Tu con quel fisico puoi andare forte. Iniziai a correre al camposcuola e dopo circa un annetto feci la mia prima gara al Vivicittà di Matera. Quattro chilometri, vinsi davanti ad un altro materano, un certo Cristallo; da allora non mi sono più fermato e ho scoperto un piacere nella fatica e nel sacrificio. Otto anni di allenamenti giornalieri, in cui fui anche interpellato dalle Fiamme Gialle di Ostia, ma alla fine abandonai tutto. Avevo bisogno di nuovi stimoli, e così dopo un periodo in cui non riuscivo a trovarne, ho scoperto nel 2001 il ciclismo, e da allora è stato amore a prima vista...
Ormai quindi da qualche anno riesci a dividerti tra il lavoro, la famiglia e la bici. Disputando molte gare, ne ricordi qualcuna che più di altre ti ha emozionato?
Amo tutte le gare, per me sono momenti di allegria, sudore e sacrificio. Certo, come dicevi tu, devo gestirmi trai tanti impegni, infatti mi alleno ogni giorno tra le 13,15 e le 15,20, riuscendo a percorrere 55-65 km. Il sabato pomeriggio lavoro così da poter avere il giovedì libero e fare un pò di distanza, circa un centinaio di chilometri. Insomma, è un continuo sfruttare tutti i momenti liberi per dare vigore a questo amore per la bici, e per cercare anche di fare bella figura alle gare ovviamente! Tra quelle che più mi hanno emozionato c'è sicuramente la "Nove Colli" edizione 2011: più di 10500 partecipanti provenienti da tutto il mondo, uno spettacolo per il ciclismo, in cui comunque è anche un grande onore essere arrivato nei primi 300. Un'altra gara in grande stile nel panorama italiano è la Maratona Des Dolomites; l'ho corsa sempre nel 2011 e lì son riuscito ad arrivare nei primi 250. Risultati prestigiosi che quest'anno mi permetteranno di partire in griglia rossa, al fianco di gente che vive di ciclismo 365 giorni l'anno.
Quest'anno hai deciso di accasarti ad una squadra pugliese storica, la Spes Alberobello. Come è nato questo matrimonio sportivo?
Sentivo il bisogno, per crescere, di confrontarmi con atleti più forti di me, gente che stabilmente arriva nelle prime 20-30 posizioni alle gare. Allora ho scelto loro, data anche la vicinanza con Matera.  
Anche per quest'anno la stagione agonistica è ormai iniziata. Ci sono degli obiettivi particolari che ti sei posto per questo 2012?
Quest'anno miro proprio alla Nove Colli e alla Maratona delle Dolomiti, e poi c'è il Giro dell'Arcobaleno, dove qualche piazzamento si può fare, anzi si deve fare!
Il movimento del ciclismo materano in questi ultimi dieci anni ha avuto una forte impennata per adesioni e nuovi appassionati che si sono avvicinati al mondo della bici. Tu perchè consiglieresti ad un giovane di correre in bici?
Io consiglierei il ciclismo ad un giovane perchè è un insegnamento di vita. La vita è come il ciclismo d'altronde, ci vuole sacrificio, sudore per arrivare alle soddisfazioni, alle gioie. E' pur vero però che il 99% dei giovani preferisce altri sport, ad esempio il calcio, perchè ovviamente sono dei veri e propri giochi, mentre il ciclismo è anche sofferenza. Devi nascere per saper soffrire. 
Chi va in bici, ovviamente, dedica anche del tempo alla visione delle gare in tv. Con la Milano-Sanremo e la Tirreno-Adriatico in Italia, solo per citare le più celebri, e le classiche del Nord Europa, ci stiamo avvicinando al Giro d'Italia e al Tour de France. Hai un mito del ciclismo a cui ti ispiri o che comunque ti emoziona quando lo ammiri in tv?
Alberto Contador, certo mi dispiace per tutto quello che è successo recentemente, però per me a prescindere da tutto, ha uno stile che gli altri non hanno. Da extraterrestre!

Ringraziamo Antonio per questa intervista, in cui abbiamo conosciuto quella parte di ciclismo che non va in bici necessariamente per alzare una coppa, nè lottare alle gare per le prime 3-5 posizioni. Certo riuscirci anche per Antonio sarebbe un grandissimo risultato, ma l'importante è trasmettere a chi legge che cosa rappresenta questo sport, inteso come vera e propria filosofia di vita. Affrontare un allenamento in sella alla propria bici sapendo innanzitutto di star saziando quella voglia di ciclismo che fa parte di ogni appassionato a questa disciplina, dividendsi come abbiamo visto tra lavoro e famiglia, e impegni vari che ovviamente corredano le nostre vite ogni giorno. Certo, per Antonio è più che una passione e, avendo anche ottime predisposizioni fisiche, gli permette questo sport di coltivare delle ambizioni importanti perfettamente perseguibili con il sacrificio e la determinazione. A Matera, in ogni caso, ce ne sono centinaia e centinaia di appassionati che non vedono l'ora di trovare del tempo utile per andare a farsi una sgambata con gli amici, cercando quando è possibile, anche di partecipare alle gare, prendendo tutto come una vera e propria festa di sport. 





Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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