Importante iniziativa organizzata il 15/06/2009 dal presidente del Parco della Murgia Materana Roberto Cifarelli, alla quale hanno partecipato associazioni di volontariato quali: WWF Matera, Legambiente, Movimento Azzurro, Italia Nostra, gli Amici del Parco, Trekking Falco Naumanni. La finalità dell'iniziativa è stata quella di sensibilizzare la cittadinanza e tentare di risolve la drammatica situazione d'inquinamento nella quale versa il torrente Jesce. La situazione igienico-sanitaria di questo corso d'acqua interessa direttamente la città di Matera, in quanto si riversa in località denominata "Jazzo Tre Ponti", nel torrente Gravina. La questione non è nuova, come ha avuto modo di sottolineare lo stesso Cifarelli, poichè prime segnalazioni in merito all'inquinamento che interessava questo torrente risalgono al lontano 1988. La problematica, aggravatasi ulteriormente negli ultimi tempi, in quanto il terribile olezzo attanaglia quotidianamente la città di Matera compromettendone anche l'attività turistica, necessita di una soluzione definitiva. Per testimoniare l'impegno profuso dall'ente che egli rappresenta, il cui territorio risente notevolmente di questa situazione, Roberto Cifarelli ha ideato un'iniziativa di grande impatto ma allo stesso tempo non finalizzata alla mera protesta. Con lo slogan: "NOI VI DIAMO L'ACQUA PER CORTESIA, NON CI SCARICATE LA FOGNA"; si è recato, assieme alle associazioni partecipanti, presso il territorio di Altamura, precisamente in c. da Sgarrone, ove si riversa uno degli scarichi che compromettono maggiormente la salubrità dell'acqua. Qui ha provveduto a prelevare un campione dal torrente, successivamente inviato a un laboratorio d'analisi, perché venisse certificata in maniera quanto più precisa possibile la quantità e la qualità delle sostanze tossiche ivi presenti. A ulteriore conferma della drammatica situazione, va descritta la condizione biologica sussistente nella parte del torrente precedente lo scarico, nella quale si notavano chiaramente girini e rane, rispetto a quella successiva, presso la quale non era rinvenibile alcuna forma di vita simile a quelle precedentemente indicate. Dopo aver constatato questa condizione ed effettuato il prelievo, ci si è spostati presso il comune di Altamura, per avere modo di conferire con chi più di altri ha la possibilità di intervenire: il sindaco Mario Stacca. Come lo stesso presidente del Parco ha sottolineato, in questa battaglia, l'amministrazione locale non è assolutamente un nemico di Matera e del suo territorio ma un alleato, con il quale tentare di risolvere questa annosa questione. Buona parte dei poteri che potrebbero essere esercitati per migliorare la situazione sono oggi propri di altri enti, come le ATO regionali, e non più dei comuni. L'azione da porre in essere non deve essere solo finalizzata a trovare i responsabili, cosa che non migliorerebbe la salubrità dell'acqua, ma deve incentrarsi sulla risoluzione definitiva del problema, risultato che può essere raggiunto solo con un'adeguata sinergia tra gli enti locali. Non va inoltre dimenticato che lo scarico di c. da Sgarrone non è, purtroppo, l'unico fattore che causa l'inquinamento del torrente Jesce e conseguentemente del Gravina nel quale confluisce. Scarichi provenienti da aziende agricole e zootecniche, l'inadeguatezza del depuratore sito in c. da Pantano e innesti abusivi di riversi fognari, spesso direttamente nel Gravina, non migliorano la situazione Il primo cittadino di Altamura, che ha provveduto a ricevere celermente i manifestanti, ha sottoscritto pienamente quanto detto da Roberto Cifarelli, garantendo impegno e dedizione. -Questa situazione- ha asserito -non può protrarsi oltre per due regioni come Puglia e Basilicata che hanno destino e problemi comuni. -Già alcuni incontri si sono svolti con il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico - ha sottolineato Mario Stacca -il quale ha espresso piena disponibilità a lavorare e collaborare per giungere a una soluzione definitiva. Dunque i presupposti per un epilogo felice vi sono tutti. Importante sarà non distogliere l'attenzione dal problema come spesso è stato fatto in passato. La prossima iniziativa prevederà certamente un incontro con il sindaco di Matera per veder confermati da lui l'impegno e la buona volontà che pare sussistano. Troppo spesso la cittadinanza si avvede di certe problematiche solo quando viene toccata da vicino, come nel caso in questione. Alcune volte esse, con iniziative sensibilizzatrici e d'informazione, possono essere portate a conoscenza della popolazione ben prima che la situazione degeneri, in modo che anche gli amministratori locali si regolino di conseguenza. Fondamentale è, in quest'opera, l'azione delle associazioni di volontariato, che mai devono distogliere l'attenzione da ciò che di più prezioso abbiamo: il nostro territorio.