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29/11/2011 15.28.23 - Articolo letto 3957 volte

Riprende sciopero della fame di TerreJoniche, nessuna ordinanza per la Puglia

Alluvione Alluvione
Media voti: Riprende sciopero della fame di TerreJoniche, nessuna ordinanza per la Puglia - Voti: 0
Gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda
Metaponto (Bernalda) "Intervento dell’On.le Ludovico Vico in aula al Parlamento su situazione a Marina di Ginosa
 
XVI LEGISLATURA  CAMERA DEI DEPUTATI
Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 554 di martedì 29 novembre 2011
 
Sull'ordine dei lavori (ore 20).
 
LUDOVICO VICO. Chiedo di parlare.
 
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
 
LUDOVICO VICO. Signor Presidente, intervengo per chiedere ad ella che si rivolga al Governo in ordine a delle vicende e ad una questione particolarmente importante che riguardano le comunità italiane colpite da alluvione.
Signor Presidente, sto parlando del marzo 2011, quando si sono verificati eventi alluvionali in Puglia, nelle Marche e in Abruzzo, e da allora (ovvero da otto mesi) quelle regioni, quelle popolazioni e le imprese attendono dalla Presidenza del Consiglio la prima ordinanza relativa alla nomina del commissario.
La stessa situazione riguarda - anche se più recentemente - le comunità e le popolazioni della Calabria e della Sicilia.
Signor Presidente, io mi permetto di rivolgere ad ella una richiesta da trasmettere al Governo e al sottosegretario qui presente questa sera con noi, perché il Governo in carica sappia che nel luglio scorso è stata approvata in quest'Aula una mozione con il voto unanime di tutti i gruppi parlamentari nella quale, e con la quale, l’allora  Governo assumeva l'impegno di redigere e promulgare le ordinanze e, nel contempo, di modificare la norma in materia novellata  nel cosiddetto milleproroghe, ed approvata nel  marzo di questo anno.
Signor Presidente, signor rappresentante del Governo, le regioni che ho appena citato hanno provveduto, a diverso titolo, a destinare, nella forma di addizionale o di quote di bilancio regionale, le loro  risorse  disponibili come partecipazione al costo degli interventi da svolgersi. Mi permetto di segnalare che, non più tardi di quest'oggi, la Protezione civile nazionale ha reso un comunicato dal quale si evince che il problema, per essere affrontato e risolto, a condizione  che il Governo assuma e destini le quote necessarie per l'avvio delle ordinanze.
Signor Presidente, vorrei altresì segnalare che, in questo stesso momento, in alcune di queste zone colpite dall'alluvione di marzo e, particolarmente, nella Puglia, in località Ginosa Marina, è in corso, da una settimana, uno sciopero della fame ed un blocco stradale. Mi permetto, nella richiesta e in maniera subordinata, di sollecitare un suo intervento nei confronti della Presidenza del Consiglio affinché, urgentemente, almeno nella giornata di domani o di dopodomani, le regioni e, in questo caso, quelle popolazioni, siano convocate e tranquillizzate dal Governo attraverso l’impegno assunto - ripeto – con la  mozione di luglio votata all'unanimità in questa importante Aula del nostro Paese.
 
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Vico. È qui il rappresentante del Governo e, quindi, lo invito a far presente, per quanto di sua competenza, le doglianze dell'onorevole Vico e anche le preoccupazioni e le aspettative dei cittadini di Ginosa Marina."


Presidio delle Tavole Palatine, durante lo sciopero della fame, 30/11/2011
Oggetto: richiesta incontro per situazione aree alluvionate di Marzo scorso nelle aree Joniche Pugliesi
 
Mi rivolgo a Voi per chiederVi un incontro urgente a nome dei cittadini e delle cittadine pugliesi impegnati a rivendicare i due diritti fondamentali che la comunità deve garantire in caso di disastro ambientale: quello ai ristori dei danni e quello alla messa in sicurezza del territorio.
Fra il 1° e il 2 Marzo scorsi (ormai 9 mesi fa) una terribile inondazione ha stravolto le nostre terre, lasciando le case, le aziende ed il territorio in  ginocchio.
Famiglie fuori casa per mesi ed ancora in ripari di fortuna, attività economiche colpite nei beni e nel reddito, argini sfondati o compromessi, strade ed infrastrutture crollate: questo il quadro a nove mesi di distanza.
Praticamente nessun intervento realizzato se non quello assicurato dalla Protezione civile nei primi giorni e, soprattutto, nessuna prospettiva di avere risposte.
Abbiamo fatto un lungo cammino di impegno civile in questi nove mesi, abbiamo il sostegno dei nostri rappresentanti istituzionali territoriali e dei nostri parlamentari e  la solidarietà dei concittadini di tutto il territorio ma non veniamo a capo della calamità più grande con cui abbiamo dovuto fare i conti: quella politica ed istituzionale voluta dalla norma sugli interventi di emergenza in caso di calamità introdotta dall’ultimo decreto mille proroghe, che nei fatti ha compromesso i nostri diritti.
Abbiamo, al contrario, bisogno di risposte; la dignità di quanti sono stati colpiti, di tutta la nostra comunità e delle nostre istituzioni non può più essere vilipesa come è stata fin’ora.
Io ho iniziato lo sciopero della fame Lunedì scorso a nome di tutto il Comitato,  dopo che altri sei cittadini lo avevano fatto a Luglio, lo ho interrotto quando è arrivata la notizia che le due ordinanze, quelle per la Puglia e la Basilicata, erano state firmate. Lo ho dovuto riprendere dopo due giorni visto che apprendiamo che solo una parte della nostra unica comunità (quella lucana) ha avuto l’OPCM. Oggi, al loro secondo giorno,  con me sono a fare lo sciopero della fame tre amministratori, l’Assessore Galante ed il Consigliere di minoranza Giannico per il Comune di Ginosa ed il vicesindaco Cospite per il Comune di Bernalda a nome dei tanti comuni colpiti che, ancora una volta, con l’atto istituzionale che vi allego compiuto presso il nostro presidio, hanno voluto ribadire il loro sostegno alle ragioni di tutta una comunità che da mesi civilmente e determinata, chiede rispetto.
Oggi mi rivolgo a Voi, per chiederVi di incontrarci e ridare a questa comunità ferita la speranza di un futuro dignitoso. Servono atti immediati per lenire le ferite più urgenti in ragione dello spaventoso ritardo in cui siamo stati lasciati, serve uscire da questo indecente gioco allo scarica barile in cui siamo stati tenuti per mesi senza sapere chi dovesse “fare la prima mossa”, serve poter pianificare la prospettiva del futuro.
A nome di questa comunità ferita ed unita, io, portavoce del suo Comitato unitario di cittadini e con me gli altri tre, loro rappresentanti istituzionali, Vi rinnovo la richiesta ed attendo un VS cenno rimanendo in sciopero della fame   

Ore 15,30 Comunicato del senatore Cosimo Latronico
“Si e' potuti giungere all'emissione dell'ordinanza governativa dello scorso 25 novembre grazie alle risorse stanziate nella manovra finanziaria di agosto che ha autorizzato una spesa di 7 milioni di euro per la messa in sicurezza delle infrastrutture danneggiate dalle calamita' del febbraio /marzo scorsi. Una posta finanziaria che e' stata tenacemente difesa, in sede parlamentare, anche con l'ultima manovra di finanziaria che aveva provato a cancellare tale autorizzazione”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, intervenendo a Metaponto ad una riunione con il comitato “Terre ioniche” che rappresenta alcuni operatori agricoli ed imprenditori della zona ionica sia lucana che pugliese colpiti dall’alluvione. “ Oltre al valore dello stanziamento pari a 14,5 milioni di euro, aggiungendo le risorse messe a disposizione dalla Regione Basilicata, c'e il valore dell'ordinanza che nomina il commissario straordinario dell'emergenza per procedere a definire interventi urgenti sull'assetto territoriale ed idrogeologico a cominciare dalla pulizia dei fiumi e dei corsi d'acqua per assicurare l'efficienza idraulica e la sicurezza dei territori. Il commissario delegato, cioè il presidente della Regione, e' anche incaricato di stimare con certezza i danni delle imprese e delle aziende colpite dalle calamità per trovare il modo di finanziare queste necessità che ormai assumono una caratteristica di urgenza facendo in modo che ogni livello di governo si assuma tempestivamente le proprie responsabilità come del resto e' accaduto in altre regioni ugualmente colpite, a cominciare dal Piemonte, per proseguire poi con la Liguria, la Toscana e le Marche, per citarne alcune”.

Ore 13,37. Dunque non è solo questione tecnica! Non fate pagare ai cittadini i vostri ritardi.
 
Da un Comunicato stampa della protezione civile diffuso dall’ANSA, prendiamo atto che il problema legato alla mancata emissione della ordinanza da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri sarebbe tutt’altro che “tecnico”. Il capo della protezione civile fa sapere che il problema starebbe nella “mancanza dello stanziamento di fondi nazionali” al fianco di quelli già stanziati dalla Regione Puglia.
Dopo nove mesi siamo ancora a questo punto. Il portavoce del Comitato TerreJoniche, costantemente in contatto con gli interlocutori nazionali e regionali, ha appena rivolto loro questo appello: “Fate presto, si verifichi già nel pomeriggio di oggi se è possibile attivare immediatamente fondi a disposizione della Presidenza del Consiglio dei Ministri come è stato fatto d’urgenza per Toscana e Liguria e, comunque, si emetta subito l’ordinanza (OPCM) per la Puglia anche solo con le risorse messe a disposizione dalla regione Puglia. Il dispositivo del decreto mille proroghe, infatti, prevede che, in caso di calamità dopo la dichiarazione di Stato d’emergenza, intervengano in prima battuta le Regioni mettendo a disposizione risorse proprie (che possono essere “anche”, nel caso la Regione non possedesse fondi liberi, reperite dall’aumento della tassazione regionale) e solo in seconda battuta interverrebbero i fondi nazionali. Vero è che si sta consolidando un virtuoso meccanismo per cui lo Stato interviene a fianco delle risorse regionali (con il ché, nei fatti, superando la trappola voluta dal mille proroghe che aveva l’unico effetto di non dare risposte ai cittadini) come è avvenuto, per esempio, per la Basilicata ma noin è colpa dei cittadini se non siete riusciti a trovare prima un accordo nonostante che il Comitato lo abbia sollecitato e indicato come via d’uscita. Ora non fate pagare le colpe dei vostri ritardi e sottovalutazioni ai cittadini. Si intervenga subito,l trovando immediatamente risorse libere o emettendo, intantyo, l’ordinanza con quelle già rese disponibili dalla Regione Puglia. Sapremo valutare anche da questo se la classe dirigente regionale (tutta) e nazionale avrà saputo rispondere alle esigenze, di rigore, giustizia ed equità poste a base della fase nuova aperta nel Paese.” Alle ore 16 inizia, a maggior ragione, il nuovo sciopero della fame.
 

Ore 12
 
Confermata la ripresa dello sciopero della fame da oggi pomeriggio alle 16. Gianni Fabbris (portavoce del Comitato TerreJoniche), Massimiliano Cospite (vicesindaco di Bernalda), Leonardo Galante ed Enzo Giannico (rispettivamente Assessore e consigliere di minoranza del Comune di Ginosa) si ritroveranno alle Tavole Palatine (che finora è stato il luogo organizzativo e logistico di questa fase della mobilitazione,l dove rimarranno in sciopero della fame fino all’indomani. Nel pomeriggio, intanto, il Comitato sta predisponendo tutta la logistica per trasferire lo sciopero della fame a Marina di Ginosa a partire da domattina. Questa sera, dopo l’incontro che si terrà alle Tavole Palatine alle ore 18, il Comitato renderà noto il luogo in cui, già a partire da domani si terrà l’iniziativa a Marina di Ginosa con gli appuntamenti per le iniziative in programma. Questo l’annuncio dato in Conferenza stampa stamattina dal Portavoce del Comitato TerreJoniche che ha ribadito gli obiettivi: “Abbiamo interrotto lo sciopero della fame sabato mattina sulla assicurazione che si trattava solo di attendere copia di un’ordinanza già firmata sia per la Puglia che per la Basilicata. Oggi prendiamo atto che, al contrario, l’ordinanza per la Puglia non c’è e, dunque, riprendiamo lo sciopero della fame da dove avevamo interrotto. Nessuno si faccia illusioni: i cittadini organizzati nel Comitato guardano i fatti e non siamo disposti a lasciare più nessun alibi ai ritardi di Istituzioni e politica. Rivolgiamo, anzi, un forte appello alla classe dirigente Regionale Pugliese (parlamentari, amministratori, consiglieri) perché, finalmente, assumano la vicenda del territorio ginosino e tarantino colpito dalle alluvioni di Marzo per tutto il valore concreto e simbolico che deve avere. Troppe sottovalutazioni e ritardi accumulati fin’ora. Adesso è il tempo per recuperare dignità e dare risposte urgenti ed efficaci ai cittadini ed al territorio”.
 
 
Bugia: l'ordinanza per la Puglia non c'è!
Domani conferenza stampa alle 11, alle Tavole Palatine: riprendiamo lo sciopero della fame
 
L’assemblea di stasera ha preso atto che l’ordinanza per la Puglia che attendiamo da 9 mesi non c’è. Avevamo interrotto lo sciopero della fame venerdi scorso sull’assicurazione che le due ordinanze, quella per la Puglia e per la Basilicata, erano state firmate insieme e che solo per una ragione tecnica eravamo arrivati in possesso della sola copia per la Basilicata e non anche di quella per la Puglia.
Così non è: l’ordinanza per la Regione Puglia che attendevamo non è stata ancora firmata. Apprendiamo, anche in questo caso, che sarebbe per una questione “tecnica”. Non è più tollerabile! Se dopo 9 mesi ci viene detto che ancora ci sarebbero nodi tecnici da sciogliere vuol dire che la dignità dei cittadini meridionali conta poco o niente. Non ci stiamo.
Domani riprendiamo da dove avevamo interrotto prestando fede all’assicurazione che tutto fosse stato risolto. Il portavoce del Comitato TerreJoniche (che ha interrotto lo sciopero della fame al suo VI giorno) lo riprenderà insieme all’Assessore Leonardo Galante ed al Consigliere di minoranza Enzo Giannico (tutti e due di Ginosa) ed al vicesindaco di Bernalda, Massimiliano Cospite. Il Portavoce ed i tre amministratori lo proseguiranno fino a che, come annunciato, “non potrà essere letta l’ordinanza per la Puglia in assemblea da una delle donne del Comitato” come è già avvenuto per quella della Basilicata.
Alle ore 11 è convocata una Conferenza stampa per rendere noti ulteriori documenti e spiegare i luoghi e loe modalità del nuovo sciopero della fame.




Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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