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24/11/2011 16.11.07 - Articolo letto 4111 volte

IV Giorno di sciopero della fame alle Tavole Palatine del portavoce del Comitato TerreJoniche

Tavole Palatine - Metaponto Tavole Palatine - Metaponto
Media voti: IV Giorno di sciopero della fame alle Tavole Palatine del portavoce del Comitato TerreJoniche - Voti: 0
Oggi due importanti incontri pubblici
Basilicata Oggi due importanti incontri pubblici: alle 16 incontro con le Associazioni ed i movimenti, alle 17,30 i consigli comunali congiunti
Alla fine il Comitato annuncerà come prosegue le iniziative: pronti i primi tre amministratori ad aggiungersi allo sciopero della fame
ed i trattori per bloccare la SS Jonica
 
Il nostro popolo è in stato d’allerta da nove mesi: gli allarmi per il maltempo di questi giorni li stiamo lanciando da troppo tempo e se dovesse accadere un nuovo disastro i nomi di chi lo porterà sulla coscienza ci sono noti nonostante lo scaricabarile.
 
Gianni Fabbris continua da 4 giorni a non mangiare, gesto condotto con assoluto rigore a nome del tutto il Comitato e che sarà portato, come ha egli stesso ribadito: “fino a quando non ci saranno le risposte attese”. In effetti per la parte della Basilicata in questi giorni continuano ad arrivare assicurazioni da più fonti politiche ed istituzionali sul fatto che nella giornata di ieri sarebbe finalmente terminato l’iter tecnico per l’emissione dell’ordinanza che sblocca i primi 14,5 milioni di Euro già stanziati. “Evidentemente” commenta Fabbris “se ancora ieri gli Uffici continuavano a passarsi le carte, vuol dire che l’ordinanza dovuta non era poi così pronta nonostante tutte le assicurazioni. Per parte nostra la considereremo emessa solo quando ne vedremo la copia e la potremo mostrare ai tanti che attendono in mobilitazione: troppi mesi di scaricabarile e promesse a vuoto ci lasciano sempre più indignati ed auguriamo ai fratelli e sorelle vittime delle nuove alluvioni di queste settimane di non dover soffrire come la gente lucana e pugliese per avere quello che è dovuto”.
Ancora niente, invece, per la Puglia dove, ha commentato l’assemblea di ieri sera al presidio “il silenzio degli interlocutori politici ed istituzionali che hanno il dovere di dare risposte (regione e governo) è sempre più assordante”. Chiari, dunque, i prossimi passi per il Comitato TerreJoniche, fissati nell’assemblea di ieri sera al presidio:  ottenere le due prime ordinanze dovute sia per la Basilicata che per la Puglia necessarie a sbloccare il meccanismo di risposta e le risorse per le alluvioni di marzo scorso, ottenere dalle due Regioni garanzie che ci siano risorse sufficienti sia per la messa in sicurezza del territorio sia per i ristori a quanti hanno avuto danni.
Oggi al presidio questi due obiettivi ed il modo come ottenerli saranno confrontati con due importanti interlocutori del Comitato: le associazioni ed i movimenti di società (che saranno ospitati alle 16) e le istituzioni territoriali, che si sono convocate presso il Presidio delle Tavole Palatine per partecipare ai consigli comunali congiunti del metapontino aperti alle altre municipalità ed alle province.
Il Comitato proporrà loro un ulteriore percorso di iniziative ed obiettivi concreti nel convincimento che solo una risposta forte di tutto il territorio possa portare le risposte che da troppo tempo le nostre comunità e le loro istituzioni colpite nella dignità attendono.
Obiettivo centrale di questa fase della mobilitazione, con lo sciopero della fame del portavoce del Comitato è quello di sollecitare a scendere in campo quanti le comunità stesse a cominciare da quanti ne sono il corpo vivo, ovvero le istituzioni di base e le associazione dell’impegno sociale dei cittadini.
L’appello del movimento lanciato nei giorni scorsi dal suo portavoce comincia a produrre effetti: pronti i primi tre rappresentanti istituzionali (due amministratori ed un consigliere) dei comuni di Bernalda e Ginosa che si affiancheranno al portavoce Fabbris nello sciopero della fame. I nomi, i modi ed i tempi saranno annunciati stasera al termine delle due iniziative pubbliche previste.
“Siamo nel mezzo di continui allerta di protezione civile. Il nostro popolo è in stato d’allerta da nove mesi: gli allarmi per il maltempo di questi giorni li stiamo lanciando da troppo tempo e se dovesse accadere un nuovo disastro i nomi di chi lo porterà sulla coscienza ci sono noti nonostante lo scaricabarile”, così inizia il documento che il Comitato presenterà oggi ai Comuni riuniti alle Tavole palatine
 
 



Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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