Architetti e ingegneri chiedono al Comune di rettificarlo. Critiche anche sul metodo di affidamento
di GIOVANNI MARTEMUCCI
Oggetto: Comune di Matera - “Lavori di riqualificazioneOggetto: Comune di Matera - “Lavori di riqualificazione dell’asilo nido di Via Gramsci” - Affidamento
Gli ordini degli architetti e degli ingegneri della provincia di Matera hanno inviato al Comune una lettera in cui chiedono di modificare (e riaprire i termini del bando) sui "Lavori di riqualificazione dell'asilo nido di Via Gramsci a Matera". Nella lettera si chiede di "rivisitare" in aumento la determinazione della parcella professionale in quanto non pienamente conforme al D.M. 4.4.2001 e di utilizzare il criterio di affidamento, dal massimo ribasso all'offerta economicamente più vantaggiosa, anche a maggior garanzia dell'interesse pubblico soprattutto in settori così delicati che afferiscono anche la pubblica e privata incoluminità. La revisione del Bando porterebbe al differimento del termine per la partecipazione attualmente previsto per il 7 novembre 2011.
Giovanni Martemucci
Ecco la nota inviata al Comune, alla Regione e all'AUTORITÀ PER LA VIGILANZA
sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture
Invito rettifica bando con riapertura dei termini
Con riferimento al bando di cui all’oggetto, si rammenta che ai sensi del comma 3
dell’art. 92 (Corrispettivi e incentivi per la progettazione) del D.Lgs. 163/2006 (e ss.mm.ii.) “I
corrispettivi delle attività di progettazione sono calcolati, ai fini della determinazione dell'importo
da porre a base dell'affidamento, applicando le aliquote che il decreto di cui al comma 2” [trattasi
del D.M. 04.04.2001 - Aggiornamento degli onorari spettanti agli Ingegneri e agli Architetti]
“stabilisce ripartendo in tre aliquote percentuali la somma delle aliquote attualmente fissate, per
i livelli di progettazione, dalle tariffe in vigore per i medesimi livelli …..”.
Gli importi determinati per le competenze tecniche di progettazione (di cui a pag. 3
del bando di gara) sulla base delle classi e categorie e degli importi dei lavori indicati nel relati2
vo prospetto (di cui a pag. 6 del bando), non appaiono essere pienamente conformi al succitato
D.M. 04.04.2001, in quanto:
1) la categoria di tariffa relativa alla progettazione di opere edili è la “c” e non la “b” (cfr. tabella
n. 1 allegata alla determinazione n. 5/2010 della AVCP - Autorità per la Vigilanza sui Contratti
Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture);
2) il compenso professionale determinato per la progettazione delle opere strutturali non tiene
conto di prestazioni obbligatorie “ope legis”, con particolare riferimento – non in termini esaustivi
- alle seguenti aliquote della tabella B1 del D.M. 04.04.2001:
• r1: relazione di indagine geotecnica;
• r4: relazione di indagine sismica.
3) l’importo afferente le opere strutturali non può essere ridotto alle sole opere da realizzare,
bensì deve essere implementato con l’importo afferente le strutture esistenti (circa 40 €/mc
v.p.p.), in quanto la verifica sismica – attualmente notevolmente complessa con il recente
avvento delle NTC 2008 (DM 14.01.2008 - Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni) e
della relativa Circolare applicativa (n. 617/2009) – comprende anche tali strutture; a titolo di
esempio, non aggiungendo tale importo, ove mai – per assurdo – l’edificio risultasse adeguato
(e quindi non sarebbero necessari interventi di adeguamento), la verifica sismica costituirebbe
una prestazione gratuita;
4) la parcella, nella sua globalità, non rispecchia l’art. 5 del D.M. 04.04.2001 in relazione al
metodo di calcolo relativo alla progettazione integrale e coordinata, nonostante ricorre
l’esatta fattispecie ivi prevista con il richiamo al DPR n. 554/99 (attualmente sostituito dal
recente DPR 207/2010), che definisce come progettazione integrale un progetto elaborato
in forma completa e dettagliata in tutte le sue parti, architettonica, strutturale e impiantistica.
Ancora, tra l’altro ravvisando nel bando (pag. 3) il co-finanziamento regionale, come più
volte ma invano suggerito a codesta Amministrazione comunale si sottolinea che la procedura
di gara non tiene conto delle indicazioni della DGR di Basilicata n. 667 del 14.04.201 (Approvazione
delle “Linee Guida regionali sulle procedure e criteri per l’affidamento dei servizi attinenti
all’ingegneria ed all’architettura all’esterno della pubblica amministrazione”), condivise
dall’UPI e dall’ANCI regionali, nonché da tutti i 13 Ordini e Collegi Tecnici della Basilicata,
ove è indicato (al par. 3 – Metodologia di aggiudicazione) che il criterio di selezione delle offerte
deve essere preferibilmente quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, e non
quello del prezzo più basso (indicato in dette Linee guida in via subordinata).
In tal senso, privilegiare il primo criterio rispetto al secondo significa privilegiare la qualità
della progettazione – e quindi garantire maggiormente l’interesse pubblico, soprattutto in
settori così delicati che afferiscono anche la pubblica e privata incolumità – oltre a calmierare
i ribassi – aspetto da non sottovalutare in un periodo di crisi globale anche per il settore
tecnico-professionale.
In definitiva:
A) la parcella professionale va sicuramente “rivisitata” in aumento, in quanto non pienamente
conforme al D.M. 04.04.2001;
B) il metodo di affidamento andrebbe modificato – dal massimo ribasso all’offerta economicamente
più vantaggiosa – anche a maggiore garanzia dell’interesse pubblico.
Per cui si invita codesta Amministrazione a rettificare il bando di che trattasi per quanto
dianzi evidenziato, con il conseguente differimento del termine per la partecipazione, dando notizia
a questi Ordini professionali affinché possano all’uopo informare tutti i propri iscritti.
F.to: IL PRESIDENTE F.to: IL PRESIDENTE
DELL’ORDINE DEGLI INGEGNERI DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI
DELLA PROVINCIA DI MATERA DELLA PROVINCIA DI MATERA
(ing. Roberto BOLETTIERI) (arch. Eustachio Vincenzo OLIVIERI) dell’asilo nido di Via Gramsci” - Affidamento
incarico di progettazione definitiva ed esecutiva opere edili, strutturali, impianti.
Invito rettifica bando con riapertura dei termini
Con riferimento al bando di cui all’oggetto, si rammenta che ai sensi del comma 3
dell’art. 92 (Corrispettivi e incentivi per la progettazione) del D.Lgs. 163/2006 (e ss.mm.ii.) “I
corrispettivi delle attività di progettazione sono calcolati, ai fini della determinazione dell'importo
da porre a base dell'affidamento, applicando le aliquote che il decreto di cui al comma 2” [trattasi
del D.M. 04.04.2001 - Aggiornamento degli onorari spettanti agli Ingegneri e agli Architetti]
“stabilisce ripartendo in tre aliquote percentuali la somma delle aliquote attualmente fissate, per
i livelli di progettazione, dalle tariffe in vigore per i medesimi livelli …..”.
Gli importi determinati per le competenze tecniche di progettazione (di cui a pag. 3
del bando di gara) sulla base delle classi e categorie e degli importi dei lavori indicati nel relati2
vo prospetto (di cui a pag. 6 del bando), non appaiono essere pienamente conformi al succitato
D.M. 04.04.2001, in quanto:
1) la categoria di tariffa relativa alla progettazione di opere edili è la “c” e non la “b” (cfr. tabella
n. 1 allegata alla determinazione n. 5/2010 della AVCP - Autorità per la Vigilanza sui Contratti
Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture);
2) il compenso professionale determinato per la progettazione delle opere strutturali non tiene
conto di prestazioni obbligatorie “ope legis”, con particolare riferimento – non in termini esaustivi
- alle seguenti aliquote della tabella B1 del D.M. 04.04.2001:
• r1: relazione di indagine geotecnica;
• r4: relazione di indagine sismica.
3) l’importo afferente le opere strutturali non può essere ridotto alle sole opere da realizzare,
bensì deve essere implementato con l’importo afferente le strutture esistenti (circa 40 €/mc
v.p.p.), in quanto la verifica sismica – attualmente notevolmente complessa con il recente
avvento delle NTC 2008 (DM 14.01.2008 - Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni) e
della relativa Circolare applicativa (n. 617/2009) – comprende anche tali strutture; a titolo di
esempio, non aggiungendo tale importo, ove mai – per assurdo – l’edificio risultasse adeguato
(e quindi non sarebbero necessari interventi di adeguamento), la verifica sismica costituirebbe
una prestazione gratuita;
4) la parcella, nella sua globalità, non rispecchia l’art. 5 del D.M. 04.04.2001 in relazione al
metodo di calcolo relativo alla progettazione integrale e coordinata, nonostante ricorre
l’esatta fattispecie ivi prevista con il richiamo al DPR n. 554/99 (attualmente sostituito dal
recente DPR 207/2010), che definisce come progettazione integrale un progetto elaborato
in forma completa e dettagliata in tutte le sue parti, architettonica, strutturale e impiantistica.
Ancora, tra l’altro ravvisando nel bando (pag. 3) il co-finanziamento regionale, come più
volte ma invano suggerito a codesta Amministrazione comunale si sottolinea che la procedura
di gara non tiene conto delle indicazioni della DGR di Basilicata n. 667 del 14.04.201 (Approvazione
delle “Linee Guida regionali sulle procedure e criteri per l’affidamento dei servizi attinenti
all’ingegneria ed all’architettura all’esterno della pubblica amministrazione”), condivise
dall’UPI e dall’ANCI regionali, nonché da tutti i 13 Ordini e Collegi Tecnici della Basilicata,
ove è indicato (al par. 3 – Metodologia di aggiudicazione) che il criterio di selezione delle offerte
deve essere preferibilmente quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, e non
quello del prezzo più basso (indicato in dette Linee guida in via subordinata).
In tal senso, privilegiare il primo criterio rispetto al secondo significa privilegiare la qualità
della progettazione – e quindi garantire maggiormente l’interesse pubblico, soprattutto in
settori così delicati che afferiscono anche la pubblica e privata incolumità – oltre a calmierare
i ribassi – aspetto da non sottovalutare in un periodo di crisi globale anche per il settore
tecnico-professionale.
In definitiva:
A) la parcella professionale va sicuramente “rivisitata” in aumento, in quanto non pienamente
conforme al D.M. 04.04.2001;
B) il metodo di affidamento andrebbe modificato – dal massimo ribasso all’offerta economicamente
più vantaggiosa – anche a maggiore garanzia dell’interesse pubblico.
Per cui si invita codesta Amministrazione a rettificare il bando di che trattasi per quanto
dianzi evidenziato, con il conseguente differimento del termine per la partecipazione, dando notizia
a questi Ordini professionali affinché possano all’uopo informare tutti i propri iscritti.
F.to: IL PRESIDENTE F.to: IL PRESIDENTE
DELL’ORDINE DEGLI INGEGNERI DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI
DELLA PROVINCIA DI MATERA DELLA PROVINCIA DI MATERA
(ing. Roberto BOLETTIERI) (arch. Eustachio Vincenzo OLIVIERI)