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30/03/2009 22.08.46 - Articolo letto 7850 volte

POTATURA SELVAGGIA IN CITTA'

POTATURA SELVAGGIA IN CITTA´ POTATURA SELVAGGIA IN CITTA´
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Regolamento di tutela del verde urbano non rispettato
di GIOVANNI MARTEMUCCI
Matera

Desta preoccupazione tra gli abitanti del quartiere Serra Venerdi la modalità di potatura degli alberi che, da qualche giorno, gli operai del Comune stanno effettuando in diverse strade dello storico rione. Sembra Infatti che gli alberi vengano potati senza criterio tagliando anche il tronco principale e non solo i rami che formano la chioma. In alcuni casi l’altezza degli alberi arriva ad essere dimezzata compromettendo la vita stessa dell’arbusto con risultati estetici sgradevoli, dal momento che gli alberi finiscono per diventare dei “monconi” che dell’immagine dell’albero hanno poco o niente. La potatura selvaggia sta compromettendo seriamente l’equilibrio verde del quartiere che è uno dei pochi in città ad avere un’adeguata dotazione diffusa di alberi e aiuole così come erano stata prevista negli anni 50 dai famosi architetti che progettarono il quartiere all’indomani dello sfollamento dei Sassi.

Quello che lascia perplessi è che la potatura degli arbusti non rispetta il vigente “Regolamento di tutela del verde urbano” approvato dal Consiglio Comunale il 9 novembre 2005 (con delibera numero 76). Gli ultimi episodi di “tagli indiscriminati” al rione Serra venerdì riguardano via Zanardelli dove, oltre alla potatura, sono stati abbattuti anche alcuni alberi. Il regolamento vigente prevede per l’abbattimento degli alberi una specifica autorizzazione da parte del dirigente del settore Verde Pubblico: tale autorizzazione è concessa, di norma, solo nei casi di stretta necessità, per motivi di pubblica utilità o se è a rischio l’incolumità delle persone. Sempre in zona, alcuni pini hanno subito “capitozzature” consistenti, cioè tagli che interrompono la freccia dell’albero nonostante il regolamento vieti espressamente qualunque intervento di cimatura di conifere eccezion fatta per le siepi. Inoltre, il regolamento comunale prevede che i rami di diametro superiore a 20 centimetri non possano essere tagliati poiché assimilati ad abbattimenti, norma che in molti casi non viene rispettata. “La tutela del verde passa anche attraverso le buone pratiche di potatura” afferma l’architetto Nicola Letizia che fu tra i promotori del regolamento ora in vigore e che nella passata amministrazione fu approvato da maggioranza e opposizione. “La tutela del verde non ha solo una finalità ecologica –continua Letizia- ma attiene anche all’immagine del paesaggio urbano. Con il mantenimento e la cura del verde esistente si prevengono anche una serie di dissesti urbani come smottamenti di strade dovuti alle acque piovane che, non trattenute da piante e terreni, invadono strade e fanno saltare le fogne”.
 
Giovanni Martemucci
 
IL PARERE DELL'ESPERTO
La potatura degli alberi che sta avvenendo in questi giorni è un intervento ormai fuori tempo massimo perché le piante sono entrate nella fase di fioritura. A confermarlo è un esperto del settore, Nunzio Tria, titolare della General Contract, azienda pisticcese che da anni si occupa di potature e manutenzione del verde pubblico. “La potatura degli alberi cittadini –afferma Tria- andrebbe fatta da ottobre a fine febbraio, non certo in questa stagione quando l’albero va in vegetazione. Ovviamente va evitato un taglio indiscriminato dei rami ma occorre tenere conto anche del decoro dell’albero visto che le piante sono elementi di arredo urbano. Per cui i rami giovani, i cosiddetti gettiti, vanno lasciati in modo da generare una chioma sufficientemente ampia. Se si effettuano tagli di rami di un certo spessore, anche con la motosega, bisogna avere l’accortezza di coprire la zona tagliata con del mastice. In questo modo si evita la fuoriuscita di linfa. Se non si usano queste precauzioni la potatura porta rapidamente la pianta alla virosi o addirittura alla morte. Spesso però il taglio pesante ed indiscriminato dei rami è dovuto ad esigenze di guadagno. Infatti molte imprese tagliano la più grossa quantità di rami possibile, senza rispettare la pianta, poi rivendono come pallets (cioè materiale per stufe e camini) tutte le frasche raccolte”.
 
Giovanni Martemucci

NELLA FOTO: IL GIARDINIERE NUNZIO TRIA




Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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