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17/06/2011 15.32.36 - Articolo letto 4910 volte

Volley: botta e risposta tra la Florens e il Presidente Fabris

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Media voti: Volley: botta e risposta tra la Florens e il Presidente Fabris - Voti: 1
In discussione la cessione del titolo nonostante i debiti della Società pugliese
di DANILO MAZZILLI
Italia Riceviamo e pubblichiamo i due comunicati stampa diffusi dalla Florens Castellana prima e dal Presidente della Lega Pallavolo serie A Femminile Fabris poi. La questione è (come ormai è abitudine nel mondo del volley) l’aspetto economico relativo alla cessione di un titolo nonostante i debiti accumulati dalle società.
In ogni caso a farne le spese sono ancora una volta atlete e tecnici(e non solo) che per dieci mesi mettono a disposizione delle società la loro professionalità e troppo spesso vedono il proprio compenso come un traguardo difficile da raggiungere e con pochissime garanzie tra le mani. Una piaga che sta condizionando il volley e che offre sempre meno certezze per chi questo sport lo vive da professionista.



Il comunicato della società pugliese

 "Le difficoltà economiche del nostro club sono ormai note a tutti da tempo. Siamo arrivati ora alla chiusura della trattativa per la cessione del titolo, ma da parte della Lega Volley Femminile finora abbiamo riscontrato solo un atteggiamento ostile che va contro gli interessi delle atlete e a vantaggio esclusiva di una sola situazione": il presidente della Florens Castellana Grotte, Giannantonio Netti, commenta così le risultanze dell'incontro, tenutosi a inizio settimana presso gli uffici della Lega Volley Femminile, nel quale il movimento pallavolistico in rosa avrebbe analizzato la situazione del passaggio del titolo di serie A1 da Castellana a Piacenza.
 
"I vertici della Lega avrebbero potuto agevolare l'operazione derogando una norma presente nell'attuale regolamento di ammissione ai campionati - ha continuato Netti - Questo atteggiamento avrebbe avvantaggiato le atlete tesserate con la Florens nella stagione appena conclusa, permettendo così alle vere protagoniste del nostro movimento sportivo di ottenere dei riscontri diretti dal punto di vista economico. Invece si è deciso di percorrere una strada che, con una deroga altrettanto borderline, decide di avvantaggiare una sola società più che le giocatrici".
 
"In questi giorni - ha precisato il numero uno del club biancorosso - si tratta di convenire, con l'assenso dei club associati, un principio: se in tali situazioni si vuole concretizzare la tutela dei protagonisti del nostro sport oppure se si vuole concretizzare l'appoggio esclusivo ai club e agli interessi".
 
"Qui si discute in definitiva - ha concluso Netti - tra il consentire ad una società, il Castellana Grotte, di cedere il proprio titolo sportivo e girare il ricavato completamente alle atlete o il permettere ad una Lega di aggirare gli ostacoli a netto discapito delle stesse giocatrici. Castellana ha vissuto una stagione sicuramente molto particolare in un panorama che vede altre società nelle stesse situazioni o in condizioni molto simili. Credo che, a questo punto, si debba guardare prima di tutto alla condizione delle atlete. Deve essere necessariamente questo il principio guida per ogni conseguente operazione della Lega che, in quanto consorzio di club, non può prescindere da quelle lavoratrici che con i loro gesti e con il loro impegno sono determinanti nello sviluppo dell'intero movimento".


La risposta del Presidente Fabris


In merito al comunicato stampa emanato in data odierna dalla società Florens Castellana Grotte, dal titolo "Florens Castellana Grotte, cessione del titolo: "Dalla Lega atteggiamento ostile", il Presidente di Lega Pallavolo Serie A Femminile On. Mauro Fabris ha dichiarato:
“E’ francamente ingiusta ed inaccettabile l’accusa gratuita di atteggiamento ostile che la società Florens Castellana Grotte lancia nei confronti della Lega Pallavolo Serie A Femminile riguardo alle regole per la cessione del titolo. Non i vertici di Lega, ma l’assemblea di tutte le società consorziate presenti (24 su 26) lunedì a Bologna ha votato, con solo 3 voti contrari (compreso quello di Castellana), la conferma della norma in vigore da anni che stabilisce in caso di cessione del titolo sportivo da parte di una società “l’accollo” dei debiti di quella società da parte della società acquirente.
Tale norma ha lo scopo di evitare, come accadeva in passato, il mercato dei titoli tra società, che si limitavano spesso a cambiare solo denominazione e partita Iva ma di fatto erano riconducibili agli stessi proprietari, stroncando una forma di “doping amministrativo” per cui società che inizino e conducano stagioni sportive al di sopra dei propri mezzi, condizionando ovviamente le classifiche, possano poi a fine stagione rivendere i titoli magari in danno di società che, pur avendo perso sui campi di gioco, hanno onestamente onorato i propri impegni economici verso i tesserati e i terzi.
Voglio inoltre ricordare: la lotta al doping amministrativo è stata la principale battaglia condotta dalla Lega Pallavolo Serie A Femminile in questi anni per dare credibilità, trasparenza e rafforzare la pallavolo femminile di vertice; la Lega ha proposto più volte l’istituzione di un Fondo di solidarietà per le atlete e le società in crisi, senza ottenere il consenso necessario da parte di tutti i club; la Lega ha istituito la Camera di Conciliazione per gestire al meglio le situazioni di difficoltà dei club a tutela delle giocatrici e dei consorziati, ottenendo positivi risultati; la Lega, andando forse oltre il proprio compito, due anni fa ha tentato addirittura di promuovere la costituzione del primo sindacato-associazione delle giocatrici di pallavolo Serie A, senza successo perché le interessate si sono dimostrate non interessate; la Lega, come ricorderà bene il presidente Giannantonio Netti, è intervenuta quando richiesta per aiutare durante il campionato appena concluso la Florens Castellana Grotte che, tra minacce di sciopero delle atlete e richieste dei creditori, denunciava di non avere nemmeno le risorse per affrontare le spese di trasferta e cercava in Lega un modo per cedere la società durante la stagione.
Per queste semplici ragioni trovo la gratuita accusa rivolta alla Lega Pallavolo Serie A Femminile dalla Florens Castellana Grotte comprensibile viste le difficoltà che stanno vivendo, ma inaccettabile specialmente quando tende addirittura ad addossare alla Lega gli eventuali danni alle atlete, da mesi prive di stipendio, che invece derivano da evidenti responsabilità di chi ha voluto affrontare, forse al di sopra dei propri mezzi, la Serie A1 del campionato italiano di pallavolo femminile. Come già accaduto in passato, su altre analoghe e dolorose vicende, la Lega sarà, per la credibilità dell’intero movimento di pallavolo femminile di vertice, vicina e solidale alle atlete che hanno onorato sul campo il loro impegno”.

Danilo Mazzilli







Sassiland News - Editore e Direttore responsabile: Gianni Cellura
Testata registrata presso il Tribunale di Matera n.6 del 30/09/2008




 
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