I due centri lucani sono coinvolti nel grande progetto “Città della Pace per i Bambini
di GIOVANNI MARTEMUCCI
Parte dal Sindaco di Scanzano Jonico, Salvatore Iacobellis, la proposta di un gemellaggio della città con Sant’Arcangelo per sancire in maniera ufficiale il coinvolgimento dei due centri lucani nel grande progetto “Città della Pace per i Bambini in Basilicata”. L’idea del gemellaggio tra Scanzano e Sant’Arcangelo vuole rafforzare gli ambiti di collaborazione tra le due città che, proprio nei giorni scorsi, hanno approvato durante le ultime sedute dei rispettivi Consigli Comunali lo statuto per la loro adesione alla “Fondazione Città della Pace per i bambini Basilicata”.
Con l’approvazione dello statuto, Scanzano e Sant’Arcangelo entrano nel progetto come soci fondatori insieme alla Regione Basilicata, al World Centers of Compassion for Children International e alla fondazione Eli Lilly per la ricerca medica Onuls.
“La proposta di un legame tra Scanzano e Sant’Arcangelo –afferma il primo cittadino di Scanzano- vuole essere un modo per sviluppare sinergicamente relazioni sociali, culturali, politiche ed economiche tra i due centri al fine di condividere al meglio gli obiettivi legati al progetto voluto dal premio nobel Betty Williams.
Ho proposto in maniera informale l’idea del gemellaggio al primo cittadino di Sant’Arcangelo che ha condiviso la proposta, assicurandomi la sua disponibilità per poter portare avanti questo impegno di grande valenza sociale ed umana verso l’eguaglianza, la giustizia e la pace”.
In questo senso un maggior coordinamento tra i due comuni protagonisti del progetto dedicato ai bambini servirà non solo per stringere relazioni umane tra tutti i soggetti coinvolti ma anche ad intraprendere e promuovere eventi di solidarietà e incontro fra i popoli per diffondere la cultura dell’accoglienza e dell’interculturalità.
Il progetto “Città della Pace per i bambini Basilicata”, finanziato nel novembre 2007 con 4,4 milioni di euro dalla Regione Basilicata, prevede, tra le altre attività, la realizzazione di centri di accoglienza per i bambini (e le loro famiglie) provenienti da aree colpite da conflitti armati; di un campus internazionale di educazione alla pace e allo sviluppo sostenibile; di un centro per l’organizzazione delle missioni umanitarie; e di un polo di eccellenza per la formazione nei campi dell’educazione alla pace, delle energie rinnovabili e della ricerca scientifica.