Mostra itinerante di Nicola Toce
Mediateca Provinciale di Matera, Spazi espositivi
Dal 13 al 20 febbraio 2010
La mostra sarà inaugurata, sabato 13 febbraio 2010 alle ore 17.00, alla presenza di:
Francesca Romana Uccella
Enza Spano
Franco Stella, Presidente della Provincia di Matera
Antonio Montemurro, Assessore della Provincia di Matera
Ogni anno, ad Aliano, nel periodo di carnevale possiamo assistere al colorato e caotico corteo delle maschere che da Piazza Roma arrivano fino all’estremo sud del paese, fin verso il centro storico e la profondissima fossa del Bersagliere.
Il multicolore e allegro cappellone, i campanelli, i cauzinett’ ed il foulard accompagnano l’elemento più importante del travestimento: la maschera cornuta, dai tratti arcaici e spesso minacciosi dentro la quale risuona cupa la voce di chi la porta, trasformata in un muggito sordo che quasi intimorisce. Sormontati dalle strisce di carta colorata del puntuto copricapo troviamo musi di buoi, arieti e montoni, becchi di falchi e gufi, ma anche grotteschi volti umani che ci rimandano a forme antiche, parte dell’immaginario di ognuno di noi.
L’idea di questa mostra nasce dall’esigenza di far conoscere ad un pubblico sempre più vasto la tradizione delle maschere d’Aliano, le uniche in Basilicata ad essere fabbricate in cartapesta. Il procedimento utilizzato per la loro creazione è totalmente artigianale, frutto di un sapere locale trasmesso oralmente da maestro ad apprendista.
La mostra “Volti di argilla. Le maschere cornute di Aliano” ci permette di vedere alcuni dei modelli iconografici più antichi, quelli delle maschere tradizionali ma allo stesso tempo, ci mostra rielaborazioni di tali motivi nati dalla fantasia ed abilità del loro artefice.
Nicola Toce, alianese, autore della totalità delle opere esposte, da molti anni si dedica alla creazione delle “maschere cornute”, naturale complemento della sua attività di scultore, pittore e restauratore. Ha appreso giovanissimo le tecniche impiegate per la manipolazione dell’argilla e della cartapesta, materiali impiegati per la confezione delle maschere. Attualmente si dedica alla conservazione di questa tradizione presso le generazioni più giovani, mediante corsi e laboratori.