FARE STRADA A MATERA, WORKSHOP 01. PECHINO-MATERA è l’inizio di una serie di Workshop internazionali e laboratori progettuali che si terranno per tutto il 2014. Il primo si svolgerà presso “Le Monacelle” (in via del Riscatto a Matera), sponsor ufficiale dell’iniziativa.
I workshop sono collegati con i laboratori di rigenerazione urbana condivisi con l’amministrazione comunale all’interno del piano strategico della città e con alcune linee guida per la candidatura di Matera a capitale della cultura 2019.
L’iniziativa nasce dai programmi del “Laboratorio Città-Natura”-DICEM-Matera, diretto dalla professoressa Ina Macaione (ex LaMuP, che era allocato a Potenza e diretto dal prof. Armando Sichenze). Il programma che si svilupperà dal 17 al 20 dicembre 2013 è diretto da uno staff scientifico composto da Vera Autilio, Han Lin Fei, Ina Macaione, Armando Sichenze e si avvarrà anche del tutoraggio di Massimiliano Burgi, Mimì Coviello, Angelo Romano. E’ prevista la presenza del Rettore dell’ateneo di Basilicata Mauro Fiorentino, del sindaco di Matera Salvatore Adduce, del direttore del DICEM Ferdinando Mirizzi e dell’arch. Antonella Salvatore Ambrosecchia in rappresentanza dello sponsor ufficiale. La mostra dei risultati finali del Workshop sarà aperta al pubblico esclusivamente il pomeriggio del 20.
Si tratta di un processo di selezione di scuole di pensiero internazionali in grado di condividere temi progettuali comuni sulla costruzione di reti di scambio tra città e mondo. Il processo fondativo prevede lo sviluppo di quella ”scuola di Matera” sulla Città-Natura poliurbana, fondata dal prof. Sichenze, in circa vent’anni di attività in Basilicata e presentata in diversi convegni e incontri internazionali (avvenuti a Barcellona (2003), Praga (2007), Algarve (2008), Udine (2009), Napoli (2010), e poi a Brema, Freiburg im Brisegau, Lisbona, Guangzhou, ecc.). Ciò ha consentito di aprire un confronto multidisciplinare con differenti realtà urbane.
FARE STRADA A MATERA, WORKSHOP _01. PECHINO-MATERA
Queste esperienze internazionali, confluiscono ora sull’idea di una nuova “Missione di Matera nel mondo”, come detentrice di un “capitale” di biodiversità abitativa in grado di promuovere e progettare resilienze di città-natura. Ma ora, a partire da Pechino, le città coinvolte saranno altre e costituiranno un laboratorio sperimentale di ideazione di nuovi modi di vivere e abitare nei nuovi scenari di crisi della modernità. Il tutto sarà incentrato su incontri bilaterali e su un nuovo modo di produrre cultura intendendo le crisi come opportunità di crescita di nuove comunità aperte alle influenze e alle contaminazioni di una rete policentrica di città.
La mission di questa “Scuola di Matera” è focalizzata su sette dimensioni operative nello scenario di una oscillazione tra sopravvivenza e sostenibilità dello sviluppo.